Arriva in redazione la lettera aperta di un nostro utente indirizzata al sindaco di Taggia, Mario Conio, per denunciare costi, a sua opinione, troppo elevati per l’installazione di un contatore da parte della società pubblica Rivieracqua:
“Sig. Sindaco del Comune di Taggia, Mario Conio, buongiorno,
spero di essere il più breve possibile nell’esposizione del mio caso, che poi riguarda un po’ tutta la comunità, in quanto tutti, proprio tutti abbiamo a che fare con Rivieracqua.
Mi reco presso Amaie, in Valle Armea, per fare un contratto di fornitura con Rivieracqua e scopro che oltre a dover pagare a titolo di apertura pratica € 95,00 + iva, devo pagare anche per un sopralluogo tecnico di € 75,00 più marca da bollo da € 16,00 e devo farmi carico di pagare a titolo di fornitura per il nuovo contatore di € 430,00. Insomma, per aprire l’acqua in casa una bella spesa di € 600 (somme arrotondate per semplificare).
Chiedo se posso mettere io un contatore, in quanto la somma mi sembra alquanto onerosa, ma la risposta è stata negativa (premetto che ho fatto mettere un contatore di controllo a monte di quello per casa mia e l’ho pagato € 38 e con il montaggio € 70).
Siccome Rivieracqua lavora in monopolio di fornitura e siccome tutti gli utenti del nostro Comune sono stati affidati in toto a questa impresa (fallimentare per altro), domando a voi perché
non esiste un listino prezzi dei servizi per la tutela del cittadino? Se questi per aggiustare le loro casse fanno queste manovre sporche, perché io e gli altri cittadini dobbiamo pagare per la malagestione di un management inefficiente, che sarebbe solo da licenziare, che dà servizi ad un prezzo che non mi vergogno definirlo “furto legalizzato” ma pur sempre furto?
E siamo obbligati ad andar da loro, sennò niente acqua per casa. Vessati due volte.
Grazie Mario per quello che riuscirai a fare.
Firmato un non poco indignato cittadino qualunque”.