Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa del consigliere comunale d’opposizione a Taggia, Giuseppe Federico (Progettiamo il Futuro).
“Il 15 marzo 2024 è scaduto il termine per l’approvazione del Bilancio di previsione 2024/2026 da parte dei Comuni. L’amministrazione comunale di Taggia non ha ancora presentato il proprio Bilancio, nonostante molti altri Comuni della provincia lo abbiano addirittura approvato entro la data originaria del 31/12/2023. È inammissibile che un comune importante come quello di Taggia non riesca neanche a rispettare la data di scadenza, prorogata, del 15 marzo. Inutile girarci troppo intorno! Il sindaco Conio e la sua Giunta dimostrano e confermano l’incapacità di programmazione politica e amministrativa. Il sindaco prenda coraggio e dica chiaramente ai suoi concittadini che il Bilancio ed i conti pubblici sono in grossa sofferenza, che ci sono difficoltà nell’assegnazione dei fondi ai vari assessori, che le casse del Comune sono vuote e che sarà sempre più difficile sostenere molte delle spese e degli investimenti promessi nel programma elettorale. E con onestà e trasparenza dica anche ai cittadini che, ogni giorno di ritardo nella presentazione del Bilancio, comporta enormi rischi nella gestione amministrativa dell’ente perché alcune spese non possono essere impegnate, che le norme vietano anche di richiedere nuovi prestiti e che sarà impossibile ricevere i fondi di solidarietà ministeriali stanziati per la spesa sociale. Sarà forse che alcune scelte strategiche di spesa e di investimento, di cui si fa vanto questa amministrazione, sono state sbagliate e non sono così sostenibili per il nostro Bilancio? La Giunta tenga presente che la mancata approvazione del Bilancio di previsione entro il termine del 15 marzo, potrebbe portare addirittura allo scioglimento del consiglio comunale ed alla nomina di un commissario. Con tutte le conseguenze negative, dal punto di vista finanziario, che tale situazione provocherebbe. Si faccia il possibile affinché l’inefficienza e l’incapacità di qualche amministratore non ricada, sempre, nelle tasche di tutti i cittadini”.