Stamani è stata siglata la firma per il comodato d’uso gratuito del primo piano della stazione ferroviaria di Taggia all’Asl1 Imperiese: sorgerà qui – e a Ventimiglia presso l’ex deposito locomotive Eiffel – una nuova Casa di Comunità, un luogo dove si concentreranno i servizi sanitari. Nel paese della valle Argentina è prevista inoltre la costruzione dell’ospedale unico, che dovrà sorgere proprio dietro la stazione, creando un polo sanitario baricentrico per il territorio.
Questo verrebbe anche a dare una vera “raison d’être” all’edificio ferroviario, cattedrale nel deserto fin dalla sua costruzione. Presenti all’evento i sindaci Mario Conio e Flavio Di Muro, il direttore dell’Asl1 Luca Filippo Maria Stucchi, il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi, Umberto Lebruto, Ad di FS Sistemi Urbani, il senatore Gianni Berrino, il presidente regionale Giovanni Toti, gli assessori regionali Alessandro Piana, Marco Scajola e Angelo Gratarola, i consiglieri regionali Chiara Cerri e Mabel Riolfo e alcuni amministratori comunali.
C’è inoltre da chiedersi quanto, in una provincia con una popolazione sempre più anziana, allontanare i servizi dai centri cittadini abbia senso. Un medico, un ambulatorio, un centro prelievi situato in paese, è una comodità ed un servizio inalienabile. D’altronde, l’esempio della ferrovia che ospiterà l’opera è calzante: stazioni allontanate dal centro città hanno perso il valore del treno come trasporto comodo e veloce, rendendolo sempre compagno di trasporti su gomma. Unire i servizi può certo portare maggiore efficienza, ma non rendendoli scomodi da raggiungere per chi ne ha più bisogno.
Le interviste a Rixi, Toti, Conio e Berrino nel video servizio a inizio articolo.