Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa diramata dal consigliere comunale di opposizione di Taggia, Giuseppe Federico.
“Che fine ha fatto il Bando per affidamento lavori di realizzazione di un campo di calcio nelle ex caserme Revelli, aggiudicato nel dicembre 2016? Cosa è successo al contratto firmato dalla Provincia a Giugno 2017 e che prevedeva l’inizio immediato dei lavori e la fine entro dicembre del 2017? E I fondi deliberati per il progetto, visto che della realizzazione dell’opera non vi è traccia, dove sono?
Parliamo di un finanziamento (Italia 90) già deliberato dalla Provincia nel 1988 di circa 1.800.000 euro, sufficienti a realizzare un opera messa a bando per 1.212.000 euro ed assegnata in ribasso a circa 700.000 ad un gruppo di imprese con sede a Torino e Napoli.
Chi si è aggiudicato il bando avrebbe dovuto realizzare, nel termine massimo di 180 giorni, un campo di calcio regolamentare in erba artificiale omologato dalla LND, utile per campionati fino alla categoria Eccellenza, dotato di volumi contenenti due spogliatoi per atleti, due spogliatoi per arbitri, un locale infermeria, un magazzino ed un locale tecnico.
Il Sindaco Conio, riconfermato consigliere provinciale e gli assessori competenti avrebbero dovuto farsi carico del problema, sollecitare la Provincia a risolverlo e quanto meno pretendere spiegazioni sull’inadempimento.
Ma soprattutto informare la cittadinanza sul perchè sia sfumato un progetto così fondamentale.
Una insolita e strana mancanza di comunicazione, visto che questa Amministrazione non perde occasione per essere presente sui social media.
Il recente intervento della Provincia, con opere di pulizia e sistemazione del campo e delle recinzioni, non risolve il problema.
L’ opera pubblica già affidata e finanziata è un diritto per i cittadini del Comune di Taggia, e richiede rispetto da parte di tutti gli Enti coinvolti.
La disponibilità dell’impianto sin dal 2018 avrebbe risolto gli enormi disagi, tuttora evidenti, per numerose famiglie, per gli studenti del Liceo Sportivo, e per tutte le associazioni sportive del territorio.
E avrebbe anche evitato tutte le polemiche nate per chiusure improvvise di impianti, discussioni tra società locali, e probabili contenziosi.”