Oggi, intorno alle 15, si è tenuta in Comune a Taggia una seduta del consiglio comunale monotematico, convocata su richiesta della minoranza. Al centro del dibattito, l’annosa questione dei circa 270 parcheggi situati nel centro commerciale “La Riviera Shopville”, utilizzati dalla popolazione sin dal 2002.
Il focus principale dei tre consiglieri di minoranza presenti in sala è stato il mancato incasso della penale per il ritardo nella consegna delle opere pubbliche, accompagnato dalla richiesta di chiarimenti sulle decisioni prese al riguardo.
Assente il sindaco Mario Conio che negli scorsi mesi era stato accusato dalla minoranza di conflitto d’interesse, così come altri due membri della maggioranza, che si presenta alla riunione con gli avvocati Genovese e Ricca, incaricati di esprimere una valutazione tecnica sulla pratica in questione, motivando con la loro presenza la scelta delle 15 come orario di riunione della giunta.
La seduta, introdotta da un messaggio di solidarietà istituzionali riguardo alla Giornata contro la violenza di genere, vede il consigliere di minoranza Gabriele Cascino incalzare:
“Abbiamo dedicato molto studio e approfondimenti su questa vicenda. In passato lamentavamo come la convenzione prevedesse, dal nostro punto di vista, un termine di sei mesi che il soggetto privato doveva rispettare per la consegna di questi manufatti. Un termine decorso senza il formale trasferimento di queste opere all’amministrazione comunale, creando quindi un danno al Comune di Taggia. Al tempo intervenne il sindaco, che ci disse che richiedere una penale sarebbe stato un atto inopportuno, bocciando poi la nostra mozione. Ringrazio l’avvocato Genovese per il documento fornitomi. Per lui non ci sono gli estremi per il pagamento, ma nel suo parere mancano dati recenti. È il privato che non ha potuto, non poteva, consegnare queste opere pubbliche che aveva promesso all’ente pubblico. Nell’atto notarile – prosegue – si dice chiaramente che un bene il privato lo ha ottenuto soltanto a ottobre 2022. Il ritardo è dovuto al fatto che, fino a quel momento, non era in grado di dare tutto ciò che aveva promesso al Comune. Il 25 luglio abbiamo scoperto che la Giunta ha dato mandato agli uffici di dare corso alla convenzione e, il giorno successivo, di sottoscrivere l’atto davanti al notaio. Nell’atto abbiamo trovato un articolo in cui, con la consegna delle opere nel 2022, il Comune dichiara che la convenzione è stata totalmente adempita. E questo fatto impedisce al Comune di richiedere la penale (40mila euro all’anno per 10 anni, ndr). Ovviamente ci auguriamo che vogliate ripensare a questa decisione, perché potrebbe portare solo beneficio al Comune e alla collettività. Ancora una volta vediamo il trincerarsi in un voto negativo, senza prendere in considerazione che possa essere interesse del privato trovare una soluzione alla vicenda. Non credo che questa soluzione sia quella definitiva. Credo che abbiate a disposizione professionisti in grado di evidenziare altre soluzioni, e che la Giunta debba fare ulteriori valutazioni”.
Il dibattito, su temi tendenzialmente morbidi rispetto a sedute passate (come sottolineato dalla consigliera Chiara Cerri durante il suo intervento) vede poi la risposta del vicesindaco Espedito Longobardi, che non nasconde disappunto per un tema considerato dal suo punto di vista, reiterato.
“Questo Comune ha sempre agito esclusivamente per il bene della comunità”, commenta Longobardi. “Per quanto riguarda la penale, voglio sottolineare che qui non ci sono né vinti né vincitori. Vi invito, quindi, a ritirare la mozione”.
A questo punto prende la parola il consigliere Davide Caldani, che si chiede, non troppo ironicamente, se la questione sarebbe stata affrontata se non fosse stata l’opposizione a sollevarla.
Arriva la replica di Longobardi: “Il parcheggio, dal 2002, è sempre stato nella piena disponibilità garantita del Comune gratuitamente, con le spese di gestione a carico del soggetto attuatore. Questo è uno dei motivi per cui abbiamo deciso di rinunciare alla penale”.
Chiude il Consigliere Federico, che allude alla questione del conflitto di interessi: “Qua non si riesce mai a capire dove finisce l’interesse pubblico e quello privato: vi siete chiesti perché il sindaco non c’è oggi? Non c’è stato in giunta? E perché quando abbiamo presentato la mozione lui è uscito fuori dall’aula? Sappiamo che dal 26 luglio, il parcheggio è nostro. Come mai, il bene, è ancora a disposizione del centro commerciale?”
Il voto alla fine della seduta vede l’amministrazione comunale bocciare la mozione.
Nel video potete ascoltare le considerazioni a fine Consiglio del Vicesindaco Longobardi e del Consigliere di minoranza Davide Caldani.