“Nel Consiglio dei Ministri di oggi abbiamo preso degli importanti provvedimenti in tema di controllo della pandemia”, spiega il premier Mario Draghi nella conferenza stampa serale in cui illustra le nuove misure approvate all’unanimità nel CdM per arginare l’aumento dei contagi da Covid-19.
“La situazione italiana è oggi sotto controllo, siamo in una delle condizioni migliori in Europa grazie alla campagna vaccinale che è stata un successo notevole. In Paesi con noi confinanti il contesto è grave. Siamo in una fase di lieve ma costante peggioramento e dobbiamo tenere conto che non siamo ancora nella pienezza dell’inverno, oltre anche ad un’evidenza scientifica che è diventata disponibile di recente: la copertura vaccinale del ciclo incomincia ad affievolirsi in questo periodo, per questo uno dei provvedimenti che sarà annunciato dal ministro Speranza è l’anticipazione della terza dose a 5 mesi dalla seconda, invece che a 6. Vogliamo prevenire per preservare. Vogliamo conservare questa normalità”, conclude Draghi.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza interviene illustrando i temi del nuovo decreto legge: “Ci sono quattro ambiti di intervento essenziali. Il primo ha a che fare con la questione dell’obbligo, oggi già vigente per alcune categorie”, dichiara il ministro riferendosi alle vaccinazioni anti-Covid. “Noi estendiamo quest’obbligo anche al personale non sanitario che lavora nel resto del comparto salute, alle Forze dell’Ordine, ai militari e al personale scolastico e riguarderà anche la terza dose o il richiamo. Il secondo ambito ha a che fare con l’estensione dell’utilizzo del green pass, che estendiamo anche agli alberghi, al trasporto ferroviario regionale e interregionale e al trasporto pubblico locale, agli spogliatoi delle attività sportive, anche all’aperto. La durata idonea scenderà a nove mesi. Il terzo punto riguarda il green pass rafforzato: nella fase temporale tra il 6 di dicembre e il 15 di gennaio sarà possibile ottenere la certificazione verde soltanto con la vaccinazione o la guarigione, già in zona bianca. Salviamo l’utilizzo che si fa del green pass per le questioni lavorative e di trasporto e per altre che riteniamo rilevanti. Nel passaggio di colore eviteremo restrizioni per le persone che sono vaccinate”.
In zona rossa non cambieranno le regole e le limitazioni agli spostamenti. Le chiusure dovrebbero quindi scattare solo in questa zona e varranno per tutti.
“L’ultimo intervento – continua – ha a che fare con i controlli in tutti i luoghi in cui i green pass vengono utilizzati: viene chiesto ai comitati provinciali per la sicurezza e l’ordine pubblico di riunirsi entro 5 giorni dall’entrata in Gazzetta di questo decreto e dovranno costruire dei piani d’azione per questi controlli, sarà loro richiesta una relazione settimanale da offrire al ministro degli Interni”.
Conclude Speranza: “Abbiamo fatto una scelta nei giorni scorsi che va nella direzione di un anticipo della possibilità di avere il richiamo a 5 mesi, questa indicazione è stata formalizzata da Aifa e pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Da oggi è possibile averlo. Un’ulteriore modifica sarà vigente dal primo di dicembre che allargherà la platea anagrafica di persone che hanno diritto alla dose di richiamo: sarà possibile per gli individui sopra i 18 anni”.