Prosegue il viaggio di Riviera Time alla scoperta della storia di Oneglia.
Oggi ci troviamo in piazza Bianchi, dove sorge la casa che nel 1836 ospitò re Carlo Alberto, come ricorda una lapide posta sulla facciata esterna: “Questa casa che accolse nel 1836 re Carlo Alberto, nel 1875 Amedeo Duca D’Aosta e fu nelle patrie vicende asilo di generosa cortesia, ricordi anche il nome dell’ospitale famiglia a cui fur lustro Giuseppe Bianchi sindaco, Alessandro Bianchi deputato e che prodiga di opere e di averi donava questa piazza alla città”.
“Questa un tempo si chiamava piazzetta Calvi – spiega Francesco Vatteone, appassionato di storia locale – perché prendeva il nome da quel palazzo che era dei conti Calvi. I conti avevano questo bellissimo giardino e hanno deciso di donarlo alla città perché era dotato di un pozzo con un’acqua molto ricca e abbondante, che poteva diventare al servizio di tutta la città.
Quando hanno creato l’attuale via Amendola, hanno abbattuto la parte del muro di cinta e hanno fatto questa piazza, che oggi è ancora vissuta come centro della città.
In questa piazzetta ci sono stati diversi mercati, tra cui quello delle pescivendole, e dove oggi c’è la strada c’erano le diligenze che arrivavano e che partivano per Diano Marina, sull’asse centrale portante della nuova città. Infatti, se prima piazzetta Doria era l’antico crocevia della vecchia Oneglia, questo diventa il crocevia della nuova Imperia: non a caso la zona vicino a noi si chiama ancora oggi “la crociera”, perché univa direttamente chi arrivava da Diano Marina al ponte, che è stato fatto nel 1840 per portare la gente verso Porto Maurizio.
Quindi questa è diventata quella che io chiamo la nuova Oneglia“.