Si è svolta intorno alle 12 presso la sala commissioni di palazzo civico a Imperia, la presentazione dei risultati conclusivi del progetto “Stolpersteine” legato alla valorizzazione delle pietre d’inciampo imperiesi.
Le pietre d’inciampo (“Stolpersteine” in tedesco), nate all’inizio degli anni ’90 per opera dell’artista tedesco Gunter Demnig, sono presenti in varie città europee e consistono nella presenza, nel selciato stradale delle città, davanti alle ultime abitazioni delle vittime di deportazioni naziste , di blocchi in pietra ricoperti da una piastra di ottone posta sulla faccia superiore.
Un progetto che, ance per quanto riguarda Imperia, affonda le radici nella storia della città sviluppato nell’arco di 2 anni caratterizzato da una forte multidisciplinarietà, realizzato dal costituito dai ragazzi del Liceo Amoretti e del Liceo Artistico del capoluogo di provincia.
Il risultato consiste, alla fine di un lungo lavoro di archiviazione, ricerca e progettazione, di una mappa che segnala la presenza delle pietre d’inciampo lungo la città e la storia dietro ad ognuna di esse.
“Una mappa in 4 lingue – sottolinea l’assessore Laura Gandolfo – che racconta la sintesi della persona che stava dietro la pietra e attraverso il quale turisti e cittadini possano accedere per conoscere queste persone e un pezzo di storia cittadina. Ringrazio gli insegnanti ed i ragazzi. Questo andrà a divulgare la memoria attraverso l’inciampo in queste pietre. “
“Forse il progetto più impegnativo che abbiamo fatto – commenta Bianca Grommel, docente e fra le coordinatrici del progetto – ma anche soddisfacente, dove i ragazzi hanno toccato con mano quella che è la memoria l’interno di un contesto storico della loro città. I diversi processi sono stati realizzabili solo attraverso la collaborazione di tutte le materie e la disponibilità di insegnanti e alunni che hanno lavorato anche oltre i normali orari di lezione”.
“Le difficoltà principali sono state organizzare le tempistiche fra studio e corso – Beatrice Oros e Greta Madeddu, i rappresentanza dei rispettivi istituti al tempo del progetto – e a livello di progetto, certamente risalire a parenti delle persone, ottenere il loro permesso per l’utilizzo delle fonti, delle immagini e della documentazione personale. Dalla parte grafica invece, certamente la parte complicata è stata trovare i font giusti, le immagini giuste e le illustrazioni che fossero giuste per il sito e adatte all’argomento.
Nel video servizio a inizio articolo le interviste complete a