Il Presidente della Repubblica Emmanuel Macron ha preso la sua decisione che porta la Francia ad un nuovo confinamento.
È quanto scrivono i media d’oltralpe in attesa del discorso alla nazione questa sera alle 20, sottolineando come sia ormai inevitabile una nuova chiusura generalizzata per cercare di arginare un’ondata di contagi da Covid che sta andando fuori controllo.
Potrà essere un po’ meno duro e stringente di quello della primavera scorsa? Difficile ipotizzarlo e sono gli stessi cittadini francesi a non crederci, preparandosi al peggio per un mese almeno, con la speranza che la curva tenda a scendere e che a dicembre si possa tornare ad una parvenza di normalità.
Oggi in Costa Azzurra, come nel resto della nazione, i supermercati e i grandi centri commerciali sono stati presi d’assalto per fare scorte alimentari e di altri generi magari non proprio di prima necessità. È il caso dei fumatori che oggi si sono riversati in massa nelle tabaccherie, in particolare quelle aldilà della frontiera dove un pacchetto costa la metà che in Francia.
Un porta parole del Governo ha detto che il nuovo confinamento potrebbe essere un po’ più morbido del precedente, con particolare riguardo verso le scuole ma non i licei e le università. Potrebbero essere autorizzati a continuare la loro attività alcuni commerci considerati essenziali, i servizi pubblici e nella migliore delle ipotesi il confinamento previsto potrebbe essere localizzato.
Ma quello che resta il piano più gettonato riguarda un confinamento generalizzato, una stretta quasi assoluta anche a seguito di quanto annunciato dagli specialisti dell’Istituto Pasteur secondo i quali il 98% dei posti in terapia intensiva sarebbero già occupati.
E come accade in Italia, la strategia da adottare per contenere la pandemia provoca pesanti polemiche politiche, un aspetto che non era stato praticamente toccato durante il primo lockdown. Le forze di opposizione accusano il Governo di non aver messo in campo quanto in suo potere per prevenire questa seconda ondata e annunciano il fallimento della strategia ‘testare-tracciare-isolare’, una presa di posizione che ha causato la pronta reazione del ministro della sanità Olivier Veran che ha accusato i detrattori di voler cavalcare una situazione drammatica quando il popolo si aspetta che i loro rappresentanti offrano prova di maturità ed unità nazionale.