Natale è un momento di tradizione e chi meglio di Giannetto Novaro, 87 anni, castellotto doc, per raccontarci il senso più autentico delle feste attraverso il nostro dialetto? Questo dicembre, doppio appuntamento con il ciclo di lezioni ‘du nosciu dialettu’, che ci regala un viaggio nella lingua e nelle usanze del nostro territorio.
Giannetto ha condiviso ai nostri microfoni un antico detto locale: ‘Natôle u vèn ina votta all’annu, chi u nu ne apprufitta, tüttu sô dannu’ – ‘Natale arriva una volta all’anno, chi non ne approfitta… tutto a suo danno’.
Speciale Natale – ‘Natôle u vèn ina votta all’annu, chi u nu ne apprufitta, tüttu sô dannu’
“Oggi il Natale è una festa di grande consumismo, anche perché ci sono più possibilità economiche. Una volta, invece, per molte famiglie c’era una miseria tale che quel poco che riuscivano ad accumulare veniva riservato a un grande pranzo tradizionale, simbolo di festa e abbondanza. Una vecchia filastrocca genovese ricorda: durante l’anno si mangia quando si può, per non morire, ma quando arriva Natale ognuno mangia per due. A Natale, quando le famiglie si radunavano, non si doveva perdere l’occasione per mangiare come si deve, per fare una grande festa”, ha spiegato Novaro.
In un mondo sempre più frenetico, il messaggio di Giannetto risuona forte: approfittiamo del Natale per stare insieme e celebrare ciò che conta davvero.
Le parole di Giannetto Novaro nel video-servizio a inizio articolo.