I due piccoli comuni italiani che si trovano nella parte più a valle della Val Roja sono Airole e Olivetta San Michele. Pochi abitanti, tante piccole frazioni disseminate tutt’intorno, un territorio circondato dai boschi e il fiume Roja comune denominatore.
Né Airole, né Olivetta hanno subito gravi danni diretti dall’ondata di maltempo, entrambe sono state erette in alto, dalle abitazioni dei nuclei principali il fiume si scorge laggiù in fondo. Ma se è vero che tutti e due questi comuni vivono anche di turismo, gli effetti nefasti della tempesta Alex sono dati dalle ferite profonde che sono state inferte alle vie di comunicazione.
“Ormai sono anni che non viene fatta la pulizia del greto del Roja – dice Adriano Biancheri, sindaco di Olivetta San Michele – e noi nella vallata di fianco al comune abbiamo anche il Bevera, e sono difficoltà enormi per fare la pulizia. La burocrazia ci impedisce di togliere le canne, altri arbusti e tutto quello che la corrente porta e che rischia di formare dighe cioè il pericolo principale in casi come quello di dieci giorni fa. Addirittura ci tocca pagare per chiedere il permesso di pulire. Sono situazioni che vanno rimosse, devono dare maggiore autonomia ai comuni che sotto la regia della provincia o della Regione devono poter intervenire dove lo ritengono necessario”.
“Voglio ringraziare gli enti che ci sono stati vicini anche questa volta – dice il Sindaco – a cominciare dalla Provincia e dalla Regione, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile di Ventimiglia che da convenzione si occupa anche di noi e anche la ‘E Distribuzione’ che è intervenuta molto rapidamente con gruppi elettrogeni dato che qui a Olivetta e nelle frazioni di San Michele e Fanghetto siamo andati in black-out per il crollo di alcuni tralicci”.
“Di quella notte ricordo che siamo intervenuti subito a Fanghetto perchè è da lì che ci è arrivata la prima segnalazione di problemi, abbiamo evacuato le persone che erano presenti tenendo d’occhio il livello del fiume che saliva in maniera vertiginosa. Il ponte pedonale di Fanghetto che risaliva al 1750 è stato travolto e l’abbiamo perso. L’argine del Roja all’altezza di San Michele è crollato e la forza delle acque si è portata via parecchie fasce, e qui dobbiamo sicuramente intervenire prima che una prossima piena invada le campagne ed anche la Statale 20”.
“Ci siamo sentiti aiutati dai vari enti locali e dalle associazioni di volontari – dice Adriano Biancheri – ma dallo Stato siamo stati un po’ abbandonati. Un poco più in su dalla parte francese è venuto il Presidente Macron a confortare gli abitanti della nostra stessa valle, da noi del nostro Governo non si è visto nessuno, non siamo ancora certi che ci venga concesso lo stato di calamità naturale. Si, ci sentiamo un po’ abbandonati”.
“Approfitto anche per ringraziare il Principe Alberto che ha deciso di aiutare con un contributo anche gli italiani della val Roja – conclude il Sindaco di Olivetta – un gesto che dimostra la sua generosità e il suo affetto per queste zone. Siamo rimasti colpiti e troveremo certo il modo per ringraziarlo personalmente anche se non è la prima volta che dimostra di essere un vero sovrano che ama il popolo”.