Si è tenuto questa mattina nel rispetto delle normative anti-Covid un sit-in davanti alla sede dell’Asl 1 Imperiese a Bussana organizzato da FP-Cgil Cisl FP e Uil FPL.
L’iniziativa segue lo stato di agitazione già proclamato dalle Federazioni Nazionali in data 19 ottobre 2020, in previsione della mobilitazione di tutti i lavoratori pubblici.
“Siamo qui in supporto di tutti i sanitari e dei lavoratori del pubblico impiego che, soprattutto nel periodo di emergenza Covid, sono stati sottoposto a situazioni particolari e complicate,” spiegano i sindacati.
“Rivendichiamo cose che da anni chiedono le sigle sindacali ma che non si sono mai ottenute. Soffriamo di questo momento per delle mancanze che ci portiamo dietro da tempo.”
Al centro del dibattito a livello nazionale e locale:
- la sicurezza dei lavoratori impegnati nel fronteggiare l’emergenza pandemica,
- il necessario incremento dei fondi contrattuali aziendali che permetta il giusto riconoscimento agli operatori dello straordinario effettuato e delle indennità,
- un piano straordinario di assunzioni che deve prevedere tra le altre cose la stabilizzazione del personale e la proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato in essere.
- il rinnovo dei Contratti Nazionali ormai scaduti.
“Oggi siamo stati ricevuti dal direttore generale dell’Asl 1, Marco Damonte Prioli, anche per parlare di questioni che riguardano questa azienda,” aggiungono i sindacati. “Parliamo di questioni inerenti al contratto integrativo, assunzioni e indennità che dovremo rivendicare anche con la Regione. Tutti coloro che lavorano nelle malattie infettive devono avere il rinnovo delle indennità, oggi questi soldi non li abbiamo vorremmo che qualcuno si preoccupasse di questa vicenda.”
I sindacati chiedono inoltre che queste indennità vengano allargate anche al di là del reparto di Malattie Infettive essendo di fatto l’ospedale di Sanremo completamente dedicato al Covid.
Della questione, e di molte altre legate alla situazione Covid, se ne parlerà in un prossimo incontro in programma martedì 17 novembre.
“Siamo vicini anche al personale delle strutture private, come quello delle case di riposo, coinvolto in questa situazione. Un occhio di riguardo e nuove assunzioni anche in questo caso,” concludo.