Con un comunicato stampa Sinistra Italiana e Sinistra in Comune per Imperia intervengono sulla relazione della Corte dei Conti in merito all’operato della giunta regionale in materia di sanità, partecipate e gestione dei fondi a sostegno delle aree colpite dal crollo del ponte Morandi:
“La relazione della corte dei conti sull’operato della giunta Toti in materia di sanità, società partecipate e gestione dei fondi a sostegno delle aree colpite dal crollo del ponte Morandi fornisce un giudizio spietato sull’operato della giunta regionale di centro destra.
Sul piano sanitario la combinazione di elevato deficit di bilancio, incremento della mobilità dei liguri verso le strutture sanitarie di altre regioni e crollo della qualità dei servizi offrono un quadro desolante su cui è calata la ciliegina dei bonus “produttività” erogati ai manager sanitari, evidentemente per premiarli dei brillanti risultati di cui sopra. Tutto questo in una regione che ha vissuto l’epidemia covid con uno dei tassi più elevati nel rapporto tra positivi e deceduti e dove la sanità regionale, nonostante l’abnegazione di medici ed infermieri, ha brillato per inerzia ed assenza di strategie.
Peccato che il presidente Toti si sia fatto passare sulla testa i precisi e puntuali rilievi della Corte dei Conti immerso nel suo racconto propagandistico del fantastico mondo della sanità ligure che potremmo titolare “Alisa nel paese delle meraviglie”, dove però le uniche meraviglie sono le prebende erogate al suo fedele apparato di dirigenti sanitari.
Il mancato utilizzo dei fondi statali per sostenere le aree colpite dal crollo del ponte Morandi è la cartina di tornasole del livello di inefficienza di un governo regionale che ha cercato di intestarsi il merito della ricostruzione del ponte mentre invece non è stato neanche in grado di erogare fondamentali risorse fornitegli dal governo nazionale.
Se si volge lo sguardo al tema dei trasporti, che ha vissuto la sua crisi massima con la vicenda delle manutenzioni autostradali estive, ma che vede da anni uno stato vergognoso del sistema dei trasporti ferroviari, il presidente Toti assume invece il piglio a lui più naturale del cronista fazioso, limitandosi, per non assumersi le sue responsabilità, a fare la denuncia dei disservizi e lo scaricabarile col ministero dei trasporti. Toti dimentica che la regione ha un assessorato ai trasporti in forza delle proprie competenze e responsabilità, assessorato che se avesse fatto il suo dovere non avrebbe contribuito a far diventare la Liguria una delle regioni più arretrate in questo settore.
Probabilmente per Toti la Liguria è lo scenario su cui da presidente-direttore poter costruire un racconto fazioso e di parte degno del peggior periodo del TG4. Un TgToti in cui le sofferenze ed i problemi della regione sono coperti dalla retorica esaltazione dell’operato di un presidente tanto comunicatore quanto incapace di dare una svolta ad una regione che nei cinque anni del suo mandato ha vissuto un pesante declino economico e sociale.“