Il Comitato “No al CPR nel Golfo Dianese” si è riunito presso la sala consiliare del comune di Diano Marina il 18 ottobre, alla presenza dei sindaci e amministratori dei comuni del Golfo Dianese, nonché dei rappresentanti delle associazioni di categoria, per discutere l’opposizione all’insediamento di un Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) presso l’ex caserma Camandone.
Nel corso dell’incontro, presieduto dal sindaco di Diano Castello, Romano Damonte, si è fatto il punto sulla situazione attuale e sono state concordate nuove azioni per bloccare definitivamente il progetto. Il comitato ha ribadito la propria ferma opposizione all’utilizzo dell’ex caserma Camandone come sede di un CPR. È stato ricordato che, il 22 aprile 2024, era stata inviata una lettera all’allora presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, con la richiesta di escludere il sito dall’elenco delle aree individuate per questo tipo di struttura. Le motivazioni presentate sono state dettagliate e puntuali, e vengono confermate dal comitato come pienamente valide.
A questo proposito, è stato anche ricordato che nel 2012 è stata approvata la delibera di consiglio n. 27 del Programma Unitario di Valorizzazione (PUV) dei beni compresi in Liguria nel territorio del comune di Diano Castello – adozione variante caserma Camandone – che indicava la volontà di destinare l’ex caserma a finalità di sviluppo economico e sociale, escludendo categoricamente utilizzi non in linea con tale visione.
Il sindaco Damonte ha aggiornato i presenti sulle recenti iniziative del comune di Diano Castello, inclusa la richiesta di accesso agli atti inoltrata alla prefettura tramite il legale del Comune, e il successivo ricorso al TAR Liguria dopo il diniego di verifica della conformità del sito per un CPR.
Durante la riunione, i membri del comitato hanno deciso all’unanimità di rivolgersi ai candidati alle imminenti elezioni regionali, chiedendo loro di esprimersi in modo chiaro e definitivo sulla proposta di insediare il CPR nell’ex caserma Camandone. Inoltre, il sindaco di Diano Castello, Romano Damonte, ha annunciato un’importante dichiarazione a nome dei sette comuni del Golfo Dianese:
“I sette comuni sono pronti ad acquistare l’ex caserma Camandone, se necessario, pur di impedire che venga istituito un CPR in quest’area. Riteniamo che questo sito sia strategico per lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio. Non permetteremo che venga destinato a un utilizzo che non rispecchia le esigenze e il futuro del Golfo Dianese. Insieme, metteremo in campo ogni azione necessaria per proteggere la nostra comunità e garantire uno sviluppo che favorisca la crescita del nostro territorio”, ha dichiarato Damonte.
I sindaci hanno inoltre sottolineato l’importanza di destinare l’area dell’ex caserma a progetti che possano incentivare il rilancio economico della zona, rafforzando l’attrattiva turistica e commerciale del Golfo Dianese.
Il comitato conferma la propria determinazione nel contrastare l’insediamento del CPR e nel difendere il territorio, impegnandosi a trovare soluzioni che favoriscano la crescita economica del Golfo Dianese.