Il 12 e 13 ottobre si terrà a Sanremo la Conferenza Nazionale CIPOMO intitolata “Il lavoro dell’Oncologo: tra Gestione Clinica, Formazione e Organizzazione” che verrà aperta dal discorso dei due presidenti della conferenza: Mario Clerico, Presidente CIPOMO (Collegio Italiani Primari Oncologi Medici Ospedalieri), e Lazzaro Michele Repetto, Direttore del dipartimento di oncologia della ASL 1 Sistema Sanitario Regione Liguria – Ospedale di Sanremo.
La giornata di venerdì 12 ottobre sarà incentrata sull’analisi dell’attuale organizzazione e gestione dei reparti ospedalieri di oncologia. L’evento, infatti, si presenta come un’occasione unica per concedere ai primari oncologi una breve pausa dal lavoro clinico e fare il punto della situazione.
In oncologia, infatti, l’aumento del carico di lavoro clinico, dei costi di farmaci e delle tecnologie sanitarie implica una necessaria ottimizzazione e monitoraggio costante dei processi di governo clinico e organizzativi, con la necessità di “controllare e verificare” ogni singola azione e procedura all’interno dei reparti. Di qui l’adozione di Linee Guida di diagnosi e terapia, costantemente aggiornate e verificate da team di esperti, di PDTA per la presa in carico dei pazienti (in contrapposizione all’erogazione di singole prestazioni), di reti oncologiche per la condivisione di competenze e offerta assistenziale omogenea, di registri di monitoraggio dell’uso dei farmaci più recenti e costosi, i registri AIFA.
Il “prezzo” è stato quello di un aumento del carico di lavoro burocratico/amministrativo per rendicontare e monitorare i volumi di attività dei reparti, utili per la corretta assegnazione di risorse materiali e umane. Questo lavoro viene però, di prassi, svolto da medici o infermieri, con scarsa formazione o supporti informatici a causa della carenza/assenza di personale amministrativo nei reparti.
Il fitto programma di sabato 13 ottobre vedrà, invece, il paziente come protagonista del dibattito, considerando il forte rischio di “disallineamento” tra i suoi bisogni e l’offerta del professionista, che deve affrontare una domanda crescente come volumi e aspettative di cura, con risorse materiali e tempo limitati.
L’indicazione generale è, quindi, quella di mettere il paziente “al centro” del sistema sanitario come riferimento per l’organizzazione del sistema stesso. Da più parti emerge la necessità di coinvolgere il paziente/associazioni di pazienti nella fase di “programmazione sanitaria” e di valorizzare l’opinione del cittadino, inclusi i “reclami”.
“Lo scopo diventa allora conciliare le esigenze della domanda e dell’offerta di cura attraverso un’opportuna mediazione tra le parti e una corretta ed efficace comunicazione clinica – Spiega Lazzaro Michele Repetto, Direttore del dipartimento di oncologia presso l’Ospedale di Sanremo – Di qui saper ascoltare il paziente diventa un momento fondamentale nell’assistenza al paziente con malattia oncologica. Contrariamente a quanto siamo portati a credere noi medici, a volte la richiesta di intervento è inferiore rispetto a quella di comunicazione”.