Sabato 29 giugno si è tenuta al Castello di Perno, in località Castelletto, Monforte d’Alba, la premiazione Bottari-Lattes, alla sua terza edizione biennale, per la traduzione di opere letterarie dell’area sudamericana. A salutare i convenuti la presidente della Fondazione, Caterina Bottari Lattes. A concorrere per l’ambito premio la vincitrice, Maria Nicola, con “Le pianure” dell’argentino Federico Falco, Ilide Carmignani, con “Lutto” di Eduardo Halfon, Alberto Bile Spadaccini, con “Il gran Burundùn Burundà è morto” di Jorge Zalamea, Raul Schenardi, con “Fra le tue dita gelate” di Francisco Tario e Giulia Zavagna, con “Chiamatemi Cassandra” di Marcial Gala.

Al tavolo di dibattito di questa giornata al Castello di Perno sedevano i traduttori coinvolti, in qualità di rappresentati di una ‘letteratura al quadrato, che presta la propria opera di ingegno per riuscire a trasmettere in un altro linguaggio l’opera di ingegno altrui. La traduzione concepita dunque in termini di creatività al quadrato’, come ha definito la dottoressa Bazoli, proprietaria della location con il marito Gregorio Gitti. A questo stesso tavolo sedevano in passato i grandi della scena letteraria italiana, come Primo Levi, Natalia Ginzburg ed Elio Vittorini.

Alla celebrazione è stata invitata per il liceo Gian Domenico Cassini di Sanremo la professoressa di lettere Francesca Rotta Gentile, la quale ha appena definito con Bottari-Lattes un accordo di collaborazione culturale grazie al quale il Comune di Cervo, rappresentato dal sindaco che ha firmato l’accordo, Lina Cha, ospiterà a ottobre prossimo la scrittrice Guadalupe Nettel. Presenti all’evento in rappresentanza del dipartimento di lingue del liceo Cassini la prof.ssa Sabrina Cipriano, unitamente alla professoressa Francesca Pilade dell’Istituto Comprensivo Pieve di Teco-Pontedassio e al prof. Federico Taravelli dell’Istituto Colombo di Sanremo.

Rimaniamo quindi in attesa di sapere a quale lingua straniera sarà dedicato il premio Bottari-Lattes nei prossimi anni.