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Sono molti i plessi scolastici e i lavoratori nel comparto dell’educazione scolastica che hanno aderito, anche nell’imperiese, allo sciopero nazionale indetto per oggi dalle sigle sindacali, che riguarda, in termini più ampi, tutto il settore del pubblico impiego.

I sindacati scendono in piazza per protestare contro la Manovra 2025, collegata alla Legge Finanziaria del Governo di Giorgia Meloni, che va a impattare su enti locali, sanità, scuola e pensioni.

Nell’ambito dell’istruzione, a scendere in piazza sono le lavoratrici e i lavoratori di scuole, dell’università, enti di ricerca, accademie, conservatori e scuole non statali che dispongono di contratto Aninsei.

Ne abbiamo parlato in maniera più approfondita con Martina Novaro, della Flc Cgil Imperia, attualmente a Genova per la manifestazione nel capoluogo ligure.

“In provincia di Imperia – esordisce Martina Novaro – abbiamo un quadro generalizzato per tutte le scuole che vede una carenza, in primis, di collaboratori scolastici, che oggi hanno scioperato ed aderito in maniera davvero numerosa. Molti plessi sono in questo momento chiusi. Abbiamo subito, come provincia, il più alto numero di dimensionamenti scolastici. I quattro istituti dimensionati sono stati soppressi ed accorpati ad altri istituti esistenti. Questo ha creato scuole più grandi. Ma la tabella ministeriale che viene usata per calcolare il fabbisogno del personale ATA è rimasta invariata da oltre dieci anni. Questo fa sì che ci sia stato un taglio enorme. Molte scuole denunciano la carenza di personale ATA e, in primis, collaboratori scolastici. Poi mancano gli insegnanti di sostegno. A molti alunni con disabilità viene negato il diritto allo studio. Un definanziamento del Ministero dell’Istruzione e del Merito che sarà di oltre 10 milioni, e questo non farà che avere ricadute. Le scuole, di conseguenza, si trovano a fare quello che possono con quello che hanno, e questo ha inevitabilmente conseguenze sull’istruzione degli studenti”.

Il quadro generale nazionale nel quale si contestualizza la situazione imperiese per quanto riguarda la scuola viene poi descritto da Mario Lugaro, segretario generale Flc Cgil Liguria.

“Siamo in sciopero – dice Lugaro – contro i tagli che il governo ha previsto nella legge di stabilità in tutti i nostri settori, ossia scuole, università, ricerca, accademie e conservatori. Tagli pesanti che riguardano gli organici; per la scuola, in particolare, si prevedono 5.660 docenti in meno e 2.174 sul personale ATA, amministrativo, tecnico e i collaboratori scolastici. Una situazione davvero pericolosa. Non temiamo di usare parole troppo forti in questa situazione, ma è davvero messa a rischio la sopravvivenza del diritto allo studio e la tenuta di istituti scolastici già messi in difficoltà dall’esiguità dei finanziamenti e dal dimensionamento scolastico. La nostra non è una battaglia corporativa. Per capire la situazione, basta leggere i dati OCSE, che vedono l’Italia fra gli ultimissimi posti a livello europeo per la spesa pubblica destinata all’istruzione”.

Le interviste complete a Mario Lugaro e Martina Novaro nel video servizio a inizio articolo.