Il PD Città di Imperia interviene con una nota stampa inerente le scuole cittadine.
“La riapertura delle scuole dopo il lungo lockdown ha posto non pochi e non semplici problemi. Al di là di facili polemiche e del trito rimbalzare responsabilità tra enti locali e Ministero, resta il fatto che questa riapertura in un momento così delicato avrebbe richiesto maggiori attenzioni e maggiori investimenti, non solo in termini economici, ma anche nella volontà politica intesa nel senso più profondo del termine. Investire sulla Scuola significa mettere mano a quelle politiche sulla famiglia di cui il centrodestra si è sempre riempito la bocca, ma dalle quali si tiene abilmente lontano quando si presenta l’occasione di intervenire attivamente.
La situazione creatasi all’IC Sauro ne è esempio: uno scantinato, per quanto riadattato frettolosamente, non può essere luogo in cui accogliere e far crescere ragazzi e bambini, ancorché l’assessore Volpe proclami e diffonda notizie su impianti di aerazione e su messa a norma dei locali, stupisce che non si sia voluto o potuto trovare una soluzione degna di ospitare un ambiente educativo del terzo millennio. Ribadiamo, al di là di ogni facile polemica, il tema è troppo delicato per prestarsi ad un rimpallo di dichiarazioni sugli organi di stampa che lasci poi i ragazzi in quelle condizioni impietose che le foto e i servizi giornalistici ci hanno fatto conoscere. Se abbiamo a cuore il futuro dei nostri giovani, ma anche il decoro della nostra città, non possiamo pensare a sole operazioni di facciata dietro alle quali si nascondono aule fatiscenti, buie e inospitali.
Comprendiamo le difficoltà del momento, il grande sforzo compiuto dai dirigenti scolastici, veri eroi silenziosi di questa riapertura che si dibattono tra le indicazioni ministeriali e strutture scolastiche spesso inadeguate o comunque problematiche, comprendiamo altresì le più che legittime esigenze delle famiglie che all’apprensione del momento devono aggiungere la constatazione di lasciare i loro figli in ambienti che non solo non comunicano serenità, ma neppure sicurezza. Su un problema così delicato e di così grande portata come la Scuola, riteniamo che la polemica debba lasciare il posto al senso di responsabilità e alla piena collaborazione, perché il futuro dei giovani non può diventare oggetto di vuoti proclami o di soluzioni rabberciate e frettolose. È questo il momento di dimostrare, fattivamente, quanto a cuore si abbia la Famiglia che non può e non deve rimanere la voce muta di slogan elettorali cui non seguono politiche di sostegno e assunzioni di responsabilità”.