gaetano scullino

Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa del consigliere d’opposizione a Ventimiglia ed ex sindaco, Gaetano Scullino.

“Questa mattina ho avuto modo di vedere il video del sindaco Flavio Di Muro, in cui si è autocelebrato per i lavori svolti in città. Tuttavia, un’analisi attenta delle sue dichiarazioni e un confronto con la realtà evidenziano una serie di incongruenze e una preoccupante mancanza di risultati concreti.

1. Inaugurazioni discutibili

Il sindaco ha parlato di “cantieri inaugurati”, ma tra questi ha incluso perfino un cantiere privato per la costruzione di un campo da padel. Se questi sono i “risultati” della sua amministrazione, viene da chiedersi dove siano le opere pubbliche di rilevanza. Inoltre, molti dei cantieri che cita – come la scuola Cavour, il parcheggio nelle aree ferroviarie, le scogliere e il centro sociale – sono stati voluti, progettati e finanziati dalla precedente amministrazione.

A fronte di questi interventi, da mesi i suoi annunci cadono nel vuoto: la passerella pedonale, l’Aurelia bis, il Palazzo della salute, il parco ferroviario del Roja e persino il sottovia di Peglia restano progetti fermi. Il risultato è una sequenza di proclami disattesi, che alimentano soltanto l’insoddisfazione dei cittadini.

2. Pulizia della città: propaganda e realtà

Di Muro si è vantato di aver migliorato la pulizia urbana, ma la realtà racconta una storia ben diversa. La città è sporca, e i cittadini si lamentano quotidianamente della gestione inefficace della raccolta rifiuti. La tanto decantata “pulizia” del greto del fiume si limita a un intervento sporadico e senza una visione a lungo termine.

Le responsabilità del passato sono diventate un comodo alibi per giustificare il fallimento nell’avvio di nuove strategie. Anche l’appalto per la pulizia pubblica, che il sindaco attribuisce alle amministrazioni precedenti, non è stato migliorato né rinegoziato in modo efficace.

3. Sicurezza e gestione del territorio

Per quanto riguarda la sicurezza, Di Muro ha preferito risolvere i problemi chiudendo gli spazi pubblici che non era in grado di gestire: ingressi veicolari bloccati con palizzate, grate lungo il fiume, e una generale limitazione della fruibilità urbana. Queste non sono soluzioni, ma misure temporanee che denotano mancanza di progettualità.

4. Maggioranza disorientata e governo cittadino bloccato

Anche tra i consiglieri di maggioranza si respira incredulità e frustrazione. Molti si sentono esclusi dalle decisioni, usati solo per approvare delibere di cui non conoscono i dettagli. La superficialità e l’irresponsabilità dell’attuale amministrazione sono emerse chiaramente durante la presentazione del bilancio di previsione, un momento che ha mostrato la mancanza di organizzazione e coerenza politica.

5. Un incarico regionale che pesa

L’unico risultato “concreto” di Di Muro sembra essere l’incarico da 92.000 euro all’anno ricevuto a livello regionale. Resta da capire come il sindaco intenda conciliare questo impegno con la gestione di una città già in difficoltà. È giunto il momento di una scelta coraggiosa e coerente: o Ventimiglia o Genova.

Conclusione: una città in coma amministrativo

La situazione di Ventimiglia è sempre più preoccupante. I cittadini sono stanchi di annunci vuoti e di un’amministrazione incapace di rispondere alle sfide del presente. La città è ferma, e la gestione politica sembra orientata più a spartirsi le competenze tra partiti che a risolvere i problemi reali.

Serve un cambio di passo immediato. Altrimenti, Ventimiglia rischia di restare prigioniera di un immobilismo che blocca il suo sviluppo e il suo futuro”.