I primi fiocchi di neve sono scesi anche sulle vette della Liguria, altri ne dovrebbero scendere nel corso di questa settimana con l’arrivo di una prevista perturbazione che dovrebbe aprire le porte all’inverno.
La neve sta diventando protagonista di un acceso dibattito a livello europeo che riguarda la possibilità o meno di semaforo verde per le località sciistiche durante le vacanze di fine anno. Se è vero che l’ondata di contagi sembra stia rallentando è altrettanto vero che sono gli assembramenti una delle fonti conclamate della diffusione del Covid.
Per evitarli il nostro Governo ha già annunciato che non si potrà andare a sciare a Natale e capodanno gettando nella rabbia e nello sconforto gli operatori del settore che dopo aver dovuto bruscamente interrompere all’inizio di marzo le ultime settimane della stagione scorsa, rischiano di lasciare per strada un 20/25% degli incassi di un anno, quello che portano in dote le due settimane a cavallo di San Silvestro.
I governatori delle regioni alpine italiane hanno presentato al Governo una proposta che potrebbe essere valutata nei prossimi giorni per non perdere tutto l’incasso. Chiedono la possibilità di aprire gli impianti di risalita ad uso esclusivo degli ospiti degli alberghi o delle seconde case, limitando così a chi pernotta almeno una notte nella stazione sciistica la possibilità di sfruttare gli impianti.
Intanto in Francia sullo stesso accesissimo argomento il Primo ministro Castex ha rinviato ogni decisione all’11 dicembre, una piccola vittoria per il fronte del sì che sino a ieri si era visto sbarrare le porte ad ogni eventualità di funzionamento di skilift e seggiovie.
In Europa chi sta facendo resistenza sono Svizzera ed Austria che dello sci ne fanno una ragione storica di vita e si sentono quasi offesi da eventuali decisioni cadute dall’alto. La Spagna, più allineata anche perché martoriata dal coronavirus, non ha ancora preso una decisione definitiva ma sembra pronta all’obbedisco se dovesse arrivare dalla UE. Rimangono poi piccole enclave come Andorra, Lussemburgo e Liechtenstein, mentre la Germania leader resta consapevole del ruolo che ricopre e se proprio dovrà dare il buon esempio, beh a tutto c’è un prezzo…