Domenica 17 ottobre il progetto Sea-ty partecipa alle Giornate FAI d’autunno 2021 con una visita speciale dedicata al mare e alla spiaggia. Il FAI, Fondo Ambientale Italiano, tutela, salvaguarda e valorizza il patrimonio artistico e naturale italiano attraverso il restauro e l’apertura al pubblico di beni storici, artistici o naturalistici ricevuti per donazione, eredità o comando. Ma cosa c’è di più artistico, storico oltreché naturale del mare? Il mare è la nostra fonte primaria di vita, poiché ci fornisce la metà dell’ossigeno che respiriamo, assorbe un quarto dell’anidride carbonica che produciamo, mitiga il clima, ci fornisce il cibo e da sempre è stato ispirazione per meravigliosi poemi, racconti, e opere artistiche. Proprio quest’anno, dunque, che cade nel Decennio delle Nazioni Unite delle Scienze del Mare per lo Sviluppo sostenibile, Il FAI ha deciso di raccontare la bellezza della Secca di Santo Stefano al Mare grazie alla collaborazione con il progetto Sea-ty.
“In compagnia di biologi, agronomi e giornalisti i partecipanti alla giornata di domenica 17 ottobre avranno la possibilità di conoscere di più il mare, semplicemente passeggiando sulla spiaggia e parlando di quello che il mare restituisce – spiega la biologa marina Monica Previati, di progetto Sea-ty – dalle meraviglie di una foglia di posidonia o di una conchiglia alle terribili tracce umane lasciate con la plastica e con altri inquinanti. Soltanto conoscendo il nostro mare saremo sempre più disposti a proteggerlo e ad amarlo Proprio come vuole il FAI, che promuove l’educazione e la sensibilizzazione della collettività alla conoscenza e quindi al rispetto e alla cura. Mai come adesso il mare ha bisogno di noi, così come noi abbiamo bisogno del mare”.
Il progetto Sea-ty rilegge il legame tra mare e città e racconta, valorizzandole, le bellezze sommerse della Secca di Santo Stefano al Mare e delle praterie di posidonia oceanica attigue. Si tratta di un’area marina sommersa dal riconosciuto ruolo ecologico, una zona ricca di biodiversità importante a livello ambientale non solo per la vita del mare, ma anche per chi vive a terra. Il mare ha infatti, come ricorda il gioco di parole Sea-ty, un’interazione costante e determinante con la vita umana e con l’equilibrio dell’intero pianeta.
La Secca di Santo Stefano è uno dei siti naturalistici più interessanti del Ponente: qui vivono specie protette come gorgonie e spugne e si sviluppano praterie di posidonia oceanica, pianta endemica del Mediterraneo fondamentale per l’ossigenazione delle acque, la creazione di ecosistemi e la protezione della costa dall’erosione. Si tratta di un’area molto impattata dalle attività antropiche e della pesca, ecco perché tra gli obiettivi di Sea-ty c’è la sua tutela attraverso azioni di divulgazione, di citizen science, e con il recupero di reti fantasma disperse sul fondale, pericolose per gli organismi marini e le attività subacquee. Nonostante la sua ricchezza in termini di biodiversità, la Secca di Santo Stefano è ancora spesso sconosciuta da cittadini e turisti: da qui la necessità di raccontarla e di spiegarne la centralità anche per chi si limiti a passeggiare sulla spiaggia tra foglie secche di Posidonia, a volte erroneamente considerate rifiuti sgradevoli.
Sea-ty, idea dell’European Research Institute, è realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito della Missione Proteggere l’ambiente dell’Obiettivo Pianeta, con il supporto della Capitaneria di Porto e con diversi attori locali tra cui il Comune di Santo Stefano al Mare. Il progetto è stato inaugurato nell’aprile 2021 con il supporto a una prima pulizia delle spiagge libere di Santo Stefano al Mare (replicata nel mese di settembre), ed è proseguito in estate con il recupero delle reti fantasma presenti sui fondali della Secca di Santo Stefano e una giornata di approfondimento scientifico dedicata alla conoscenza di quest’area sottomarina. Il Progetto collabora inoltre con AWorld, un’app che ha saputo guidare le persone interessate alla tutela dell’ambiente a partecipare attivamente, con attività misurabili nell’ottica di migliorare i dati che l’emergenza climatica presenta. Il primo obiettivo era quello di risparmiare 50 tonnellate di Co2 entro il 30 settembre 2021, la risposta delle 1270 persone coinvolte è stata straordinaria, perché ha permesso di risparmiare ben 513 tonnellate di Co2 (oltre dieci volte l’obiettivo minimo), 194mila KWh di elettricità e 54 milioni di litri d’acqua.
Progetto Sea-ty e FAI danno appuntamento domenica 17 ottobre. Gli interessati dovranno presentarsi alle ore 10.00 in piazza Scovazzi (la piazza della chiesa di Santo Stefano) per un controllo della prenotazione (da effettuare attraverso la pagina web delle Giornate FAI d’autunno) e del green pass. Alcuni volontari accompagneranno i visitatori alla spiaggia di fronte al Murr il Museo del Relitto Romano.