Lei con un matrimonio già contratto in Francia vari anni prima. Lui un cittadino tunisino irregolare sul nostro territorio. Questa è la “coppia” messa alle strette dalla Polizia di Stato che, dopo un’articolata attività investigativa, ha portato alla luce la verità.
Verso la fine dello sorso Ottobre una cittadina italiana di 32 anni, richiedeva, all’Ufficio di Stato Civile di Sanremo, la documentazione per le pubblicazioni di un matrimonio.
L’Ufficio le attestava che, avendo la residenza a Nizza, avrebbe dovuto recarsi presso il Consolato Italiano di Nizza per le opportune pratiche.
Lei invece, pur di sposarsi in Italia, decideva di prendere la residenza sanremese e, una volta ottenuta, presentava la documentazione – dichiarandosi nubile – per sposarsi con un cittadino tunisino di 27 anni.
Esposte le pubblicazioni e trascorsi i termini di legge, i due coronano il loro “sogno d’amore” lo scorso San Valentino. Il novello sposo si reca così presso gli uffici del Commissariato P.S. di Sanremo per chiedere il permesso di soggiorno.
Da qui iniziano gli accertamenti della Polizia di Stato, dato che il soggetto era già conosciuto alle forze dell’ordine per precedenti di polizia per porto abusivo d’armi, spaccio, resistenza a pubblico ufficiale, favoreggiamento all’immigrazione clandestina, nonché per essere irregolare sul nostro territorio, con a carico un provvedimento di espulsione del 2010.
La ricostruzione dei fatti fa emergere che la donna non solo aveva contratto matrimonio a Nizza nel 2014 con un altro cittadino tunisino, anch’egli irregolare, ma che – nel 2005 – metteva alla luce due gemelli concepiti con un altro soggetto, sempre tunisino e clandestino, che avrebbe cercato di ottenere il permesso di soggiorno proprio in virtù della relazione “affettiva” avuta con la madre dei suoi figli.
Appurata, tramite il Centro di Cooperazione Polizia e Dogana di Ventimiglia, la circostanza che la stessa risultasse ancora coniugata, la donna è stata denunciata per il reato di bigamia, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e per false attestazioni e dichiarazioni innanzi a pubblico ufficiale, essendosi dichiarata falsamente nubile.
Il tunisino invece, dopo che gli è stato notificato il diniego del permesso di soggiorno da parte del Questore di Imperia, è stato destinatario di un provvedimento di espulsione del Prefetto.
Il Questore, valutata la pericolosità sociale del soggetto, ha eseguito l’espulsione mediante accompagnamento alla frontiera, provvedimento convalidato dal Giudice di Pace.
Nella mattina di ieri il soggetto è stato accompagnato presso l’aeroporto di Milano Malpensa e sorvegliato a vista – per tutta la durata del volo diretto a Tunisi – dagli operatori di polizia specializzati in scorte internazionali.