Che Sanremo, con i suoi paesaggi e le sue atmosfere, sia un insostituibile ingrediente della letteratura di Italo Calvino (“continua a saltar fuori nei miei libri, nei più vari scorci e prospettive” dichiarava lo stesso scrittore) è cosa nota.

Ma quanto Calvino, le sue parole e il suo immaginario, impreziosiscano l’anima della Città dei Fiori lo ha raccontato bene la settima edizione di Soleá – Festival della cultura mediterranea, che ha dedicato allo scrittore, nel centenario della nascita, tre giorni di spettacoli dal vivo, visite e incontri racchiusi nel titolo Nel giardino incantato.

Realizzato da CMC/Nidodiragno Produzioni con la direzione artistica di Angelo Giacobbe e grazie al prezioso sostegno dell’assessorato alla Cultura del Comune di Sanremo, Soleá ha accolto, dal 15 al 17 settembre scorsi, un pubblico davvero numeroso, diversificato e soprattutto curioso.

Curioso di scoprire i luoghi che hanno fatto parte del vissuto e dell’opera di Calvino, scenario di performance e altre iniziative del tutto affascinanti: la scuola di via Volta, il giardino di Villa Terralba, il quartiere La Pigna, l’ex Stazione Sperimentale di Floricoltura di corso degli Inglesi.

Empatia ed esperienza: queste le chiavi di lettura dell’edizione 2023 di Soleá, che ha incantato il pubblico grazie alla bellezza delle parole di Calvino, all’atmosfera dei luoghi di cui narra, al fascino del suo sguardo bambino e adolescente.

Molte le anteprime assolute in programma. A partire da Fiabe italiane – Racconti per il teatro, originalissimo percorso per parole e musica attraverso le celeberrime favole provenienti da tutte le regioni d’Italia che Calvino raccolse e trascrisse in lingua italiana. Nel grande cortile dell’Istituto Comprensivo di via Volta (l’imponente scuola dall’architettura razionalista nella quale lo scrittore ambientò diversi racconti), il pubblico dei giovani studenti la mattina, e quello adulto la sera, hanno viaggiato, in bilico fra riso e commozione, attraverso la tradizione popolare italiana grazie ai bravissimi attori e musicisti Elisabetta Mazzullo e Davide Lorino.

In anteprima per il territorio nazionale anche i due appuntamenti in programma nella Pigna, il quartiere antico di Sanremo, dove Calvino ambientò il romanzo d’esordio Il sentiero dei nidi di ragno. Alla chiesa di Santa Brigida Zibba, cantautore fra i più originali della scena contemporanea, ha dato vita a Si dorme come cani, dialogo fra narrazione e musica ispirato alle pagine di Ultimo viene il corvo (raccolta di racconti del 1949).

Allo Spazio Shanti di via Romolo Moreno, invece, è andato in scena Il sentiero dei nidi di ragno – Un percorso di parole e musica per Italo Calvino, con Stefano Annoni (voce recitante) e Katerina Haidukova (fisarmonica) diretti da Paolo Bignamini: un inedito percorso drammaturgico, di grande potenza espressiva, che intreccia la trama del romanzo (la Resistenza attraverso gli occhi di un bambino) alle riflessioni dello stesso Calvino sull’opera.

Ha incantato il pubblico di Soleá anche l’ultima anteprima in calendario, la performance che ha chiuso l’intero Festival: Cosmiconcerto – Elaborazioni musicali intorno alle Cosmicomiche, inedito omaggio alla raccolta di racconti visionari di Calvino, in cui le composizioni di Anais Drago (violino) si sono intersecate, negli evocativi spazi della chiesa di Santa Brigida, alla narrazione di Daniela Tusa (voce recitante).

Grandissimo successo hanno riscosso anche gli appuntamenti dedicati al paesaggio e alla botanica, elementi radicati nella storia famigliare e nell’opera di Calvino.

Nell’ambito della visita al giardino di Villa Terralba, “la casa ottocentesca dei Calvino”, aperta al pubblico grazie alla squisita ospitalità della famiglia Cigna, il flower designer David Zonta ha illustrato i “tesori” del parco che ha ispirato Il barone rampante e Il visconte dimezzato e la giornalista e scrittrice Laura Guglielmi ha raccontato il rapporto fra Calvino e il suo paesaggio d’origine; a impreziosire il pomeriggio, le musiche eseguite dal vivo da Sergio Caputo (violino) e Fabrizio Vinciguerra (chitarra).

Di assoluto fascino anche la visita al Centro di Ricerca Orticoltura e Florovivaismo CREA OF di Corso degli Inglesi, erede della Stazione Sperimentale di Floricoltura diretta dai genitori di Calvino. La visita a Villa Bel Respiro e agli splendidi spazi del centro si è conclusa con l’incontro dal titolo Un pomeriggio, Libereso: una conversazione con il regista Roberto Giannarelli e il drammaturgo Simone Dini Gandini per anticipare l’omonimo spettacolo (in debutto nel 2024 al Teatro Nazionale di Genova) che metterà in scena la giovinezza e la formazione di Calvino attraverso il punto di vista di Libereso Guglielmi, giardiniere della Stazione Sperimentale.

Tre giornate – insolite, intense e di grandissima partecipazione – che hanno restituito tutta la meraviglia della Sanremo calviniana.

In attesa della prossima edizione di Soleá