Si sono svolti oggi i lavori della prima commissione consiliare in preparazione del consiglio comunale del prossimo 7.5.2020 per l’approvazione del bilancio di previsione 2020 e del piano programmatico per gli anni dal 2020 al 2022.
Liguria Popolare tramite il proprio Commissario Andrea Artioli ha richiesto con forza che gli obblighi fiscali – quali le imposte e tasse per occupazioni suolo pubblico, canoni demaniali, tassa per i rifiuti, IMU sugli esercizi commerciali e artigianali, imposte sulla pubblicità e sulle insegne – siano non solo differiti al 31.10.2020, come proposto dall’Assessore, ma bensì annullati per i ratei mensili corrispondenti ai periodi di chiusura forzata delle attività.
“Le misure proposte, – commenta Liguria Popolare – per quanto mirate a dare respiro alle attività in ordine alle scadenze di pagamento, appaiono infatti inique e ingiuste laddove lasciano invariato l’obbligo impositivo per periodi nei quali l’attività era vietata”.
Il consigliere Artioli ha rimarcato la necessità della instaurazione di quella Cabina di Regia, con la partecipazione delle opposizioni consigliari e delle associazioni di categoria delle attività produttive, che Liguria Popolare ha richiesto fin dal primo momento della crisi sanitaria ed economica in atto.
Liguria Popolare ha sottolineato poi come il Governo nazionale abbia lasciato soli i Comuni a far fronte alle problematiche che si sono presentate senza prevedere alcun tipo di sostegno o aiuto.
“Il Comune di Sanremo – continua – partecipa con oltre 15 milioni di euro del prelievo IMU al fondo di solidarietà nazionale e in un contesto nel quale il settore turistico (con le ricadute in ambito commerciale e della somministrazione di alimenti e bevande), motore economico della città, appare bloccato non è corretta la permanenza di tale obbligo impositivo a carico del Comune già in difficoltà nel mantenere inalterati i propri equilibri di bilancio”.
Liguria Popolare invita quindi il Sindaco e l’amministrazione a eliminare le imposizioni fiscali comunali per i periodi di fermo forzoso delle attività, con differimento al 2021 dei residui obblighi impositivi, richiedendo al contempo al Governo centrale di sospendere il prelievo IMU a carico del Comune verso il fondo di solidarietà apparendo assurdo e insostenibile che ben 15 milioni dell’IMU vengano versati a detto fondo la cui ripartizione appare quanto meno paradossale se è vero, come riferito dall’assessore, che il Comune di Milano ad esempio riceva da detto fondo 3 milioni.