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La straordinaria vita di Alfred Nobel, uno dei più grandi scienziati e industriali della storia, viene raccontata nel docufilm Nobel, un premio esplosivo, diretto dal regista valsusino Luigi Cantore. Il film esplora non solo i successi scientifici e imprenditoriali di Nobel, ma anche le sue passioni, i sentimenti e le difficoltà personali.

Dopo l’anteprima al cinema Fassino di Avigliana lo scorso ottobre, il docufilm sarà presentato ufficialmente il 10 dicembre 2024 a Villa Nobel, Sanremo, in occasione dell’anniversario della morte di Alfred Nobel, avvenuta il 10 dicembre 1896. Una seconda proiezione è prevista l’11 dicembre alle 16:30, con ingresso gratuito al Teatro Ariston di Sanremo.

La sceneggiatura, firmata da Elisa Bevilacqua, intreccia la storia personale dell’illustre scienziato con quasi un secolo di vicende legate al Dinamitificio Nobel di Avigliana, offrendo uno sguardo inedito su uno degli uomini più influenti della sua epoca.

Alfred Nobel, noto per l’invenzione della dinamite e per aver istituito l’omonimo premio, è qui presentato come una figura complessa: un uomo geniale e sognatore, ma afflitto da fragilità fisiche e sentimentali. Contraddittorio nel suo legame con la pace, il film esplora i suoi tormenti personali, i rapporti con figure chiave come Bertha von Suttner e Sofie Hesse e il desiderio mai compiuto di essere riconosciuto come poeta.

La narrazione si arricchisce di episodi significativi della vita di Nobel, come il ritiro nella villa di Sanremo, i suoi lunghi epistolari e le accuse di spionaggio che lo colpirono in Francia.

Parallelamente, si racconta la storia del Dinamitificio di Avigliana, fondato nel 1872, un’azienda che ha segnato generazioni di valsusini. Il film approfondisce il quotidiano degli operai, i pericoli legati alla lavorazione della dinamite e il ruolo cruciale dello stabilimento durante la Resistenza. Episodi storici animano la narrazione, come lo scoppio del 1900 e l’attentato al ponte Arnodera nel 1943.

Protagonista della fabbrica è Angela, giovane operaia esperta nella realizzazione di candelotti di dinamite, che guida lo spettatore attraverso la storia dello stabilimento, dalla Prima Guerra Mondiale fino alla sua trasformazione in fabbrica di vernici e alla chiusura negli anni ’60. Un narratore collega le varie epoche, raccontando esplosioni, incidenti e l’organizzazione dello stabilimento.

La produzione, curata dal Valsusa FilmFest con la collaborazione del Comune di Avigliana, vede la partecipazione di attori professionisti e abitanti della valle, in linea con l’impegno di Cantore per la memoria storica condivisa. Tra i protagonisti spiccano il sanremese Marco Macchi, Claudia Penoni e Mario Brusa. Il film si avvale di contributi tecnici di alto livello, tra cui le musiche originali di Flavio Bar e Mario Orla, i costumi di Franco Boetto, le riprese con drone di Roberto Rolle e le animazioni curate da Renzo Pierantoni.

Un grande contributo è stato dato dall’Associazione Internazionale Alfred Nobel di Sanremo, grazie al suo supporto alla produzione, alla logistica, ai rapporti con le istituzioni e alla convinzione nel progetto di Cantore. Il docufilm non solo valorizza l’eredità di Alfred Nobel, ma anche Villa Nobel, la città di Sanremo e la provincia di Imperia.

“Quando il regista mi ha presentato questo progetto, ho trovato non solo un interlocutore interessato ma anche affascinato dall’idea che stava nascendo. Villa Nobel è un luogo iconico per Sanremo, e abbiamo dato volentieri il patrocinio a questa iniziativa”, ha dichiarato il sindaco Alessandro Mager.

“Da anni, come associazione, cerchiamo di rafforzare le connessioni fra la Svezia, i Premi Nobel e Villa Nobel. Questo progetto ci rende felici e dimostra che Sanremo è pronta ad accogliere queste storie e a valorizzare il suo patrimonio”, ha aggiunto Roberto Pecchinino, dell’Associazione Alfred Nobel.