Era il lontano 15 febbraio 2012 quando Massimiliano Latorre, fuciliere di marina imbarcato sulla petroliera italiana Enrica Lexie, veniva accusato dell’omicidio di due marinai indiani al largo delle coste del Kerala, scambiati per pirati; da quel momento, una controversia internazionale della durata di undici anni avrebbe preso piede. Il 15 giugno 2021, la Corte Suprema indiana chiudeva tutti i procedimenti a seguito del versamento di un risarcimento da parte dello Stato Italiano, e il 31 gennaio dello scorso anno anche il GIP del Tribunale di Roma archiviava il caso.
Oggi, Latorre è ospite al Casinò Municipale di Sanremo, dove presenta il libro nel quale espone la propria esperienza, in dialogo con Mario Capanna: Il sequestro del Marò, edito da La Vita Felice.
“Voglio dedicare questo libro a tutti gli italiani, che mi hanno dato sostegno in momenti molto difficili”, dichiara il marò, “Ho deciso di scrivere questo libro perché a volte ci dimentichiamo i veri valori, e vorrei essere un punto di riferimento per molti giovani: se uno si comporta bene, prima o poi viene a galla”.
Presenti all’evento anche Maurizio Zoccarato e Giovanni Berrino, rispettivamente sindaco e assessore comunale di Sanremo nel 2014, anno in cui le mogli dei marò, all’epoca in stato di arresto, vennero invitate a parlare in conferenza stampa al Festival della Canzone Italiana.
“Fu una scelta che fece discutere parecchio, ma una scelta giusta”, ricorda Berrino.
Nel video-servizio a inizio articolo, le interviste integrali.