Si preannuncia una fine estate calda anche per il Consiglio Comunale di Sanremo. Sono le opposizioni che si stanno preparando per dare battaglia su diversi argomenti particolarmente caldi, da Rivieracqua a Casa Serena passando per l’Amaie.
“Non bisogna proprio dimenticare che il Bilancio del comune di Sanremo si è potuto chiudere stando in piedi grazie alla cessione di Casa Serena”. Lo dice senza girarci troppo intorno Andrea Artioli, coordinatore cittadino di Liguria Popolare il quale prosegue sottolineando che “…questa cessione riguarda due aspetti che sono l’immobile e la struttura aziendale, e la formula adottata è quella chiamata del ‘rent to buy’ che prevede il pagamento di un canone annuale con scadenze trimestrali e poi alla fine c’è la maxi-rata, una formula di pagamento molto in voga ultimamente”.
“Il Comune non aveva le risorse per gestirla in autonomia e adeguarla agli standard richiesti – prosegue – e capisco che la scelta sia stata fatta dal punto di vista contabile. Ci tengo a precisare che la pratica venne votata solo dalla maggioranza ma noi dell’opposizione con la clausola di salvaguardia chiedemmo garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali, sui servizi erogati ai cittadini anche in eventuali situazioni di emergenza, e sui prezzi speciali per un certo numero di posti convenzionati per determinate fasce di utenza in difficoltà”.
“Quindi penso che questa amministrazione pubblica ci debba spiegare in Consiglio Comunale quali garanzie ci vuole dare per tutti questi aspetti – spiega Artioli – per evitare il rischio di vederci restituita la struttura magari dopo un solo canone pagato perché non più redditizia sia per la necessità di investimenti per adeguarla ai nuovi standard e sia per l’aumento conclamato di strutture concorrenziali”.
Non c’è solo Casa Serena nel mirino dell’opposizione di Palazzo Bellevue.
“Eh no – conferma – c’è Rivieracqua e c’è anche una nostra partecipata che è diventata un’azienda multiservizi che fa di tutto e che si chiama Amaie Energia il cui presidente Gorlero è atteso il prossimo 8 settembre in Conferenza dei capigruppo e dei vice-capigruppo per spiegare diversi aspetti gestionali. È notizia fresca che Amaie ha acquisito anche Docks Lanterna ma non se ne è parlato per niente, non si sa a che prezzo e altri aspetti da chiarire anche su questa operazione di quella che sta diventando la partecipata più importante. Io non sono contrario a prescindere ma quando si gestisce il bene pubblico non ci devono essere troppe aree di opacità e di segretezza, a partire dalle assunzioni di personale senza bandi ad evidenza pubblica, come sulle spiagge nei vari ruoli (bagnino, barista, cucina eccetera) sempre con chiamata diretta, e questo non può andare bene”.
“C’è anche qualcuno che pensa che Amaie Energia voglia rendersi cessionaria delle licenze che sono comunali pagando i canoni demaniali alla Regione per poi metterle in gara ai suoi prezzi. Le iniziative imprenditoriali vanno lasciate ai privati, non possiamo correre il rischio di avere una nuova Iri (ente pubblico economico italiano con funzioni di politica industriale cessato nel 2003) o una Alitalia comunale. Dobbiamo fare in modo che queste partecipate funzionino bene e senza il culto della personalità a discapito del bene comune”.