La voce dei libri è pronta a risuonare nelle classi virtuali dell’Istituto Colombo di Sanremo per coinvolgere con slancio e passione tutti coloro che amano la scuola e la lettura. L’ Istituto Colombo è lieto di proporre un inno d’amore a Dante, un viaggio impossibile che ci racconta un Inferno che non avremmo mai immaginato.
L’appuntamento è con lo scrittore Luca Tarenzi che leggerà passi tratti dal libro “L’ Abisso” ed Giunti, venerdì 20 novembre alle ore 11.00 sulla piattaforma zoom dello storico istituto Colombo di Sanremo quando l’autore incontrerà sei classi: I liceo Scienze Applicate, I AFM, III AFM E SIA, V A CAT in occasione della la settima edizione di Libriamoci. Giornate di lettura nelle scuole, campagna nazionale rivolta alle scuole di ogni ordine e grado, dall’infanzia alle superiori, in Italia e all’estero, che dal 16 al 21 novembre 2020 invita a ideare e organizzare iniziative di lettura a voce alta, sia in presenza che online.
L’obiettivo del progetto, promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, attraverso il Centro per il libro e la lettura e dal Ministero dell’Istruzione – Direzione generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico è da sempre quello di diffondere e accrescere l’amore per i libri e l’abitudine alla lettura, proponendo occasioni originali e coinvolgenti di ascolto e partecipazione attiva.
Luca Tarenzi, vive sul Lago Maggiore, è laureato in Storia delle Religioni e lavora per vari editori come traduttore (ha lavorato tra l’altro a opere di Douglas Preston, Lincoln Child e Jonathan Stroud), editor e consulente. Ha esordito nel 2006 con il romanzo (urban fantasy) Pentar – Il patto degli dei, e da allora ha pubblicato una dozzina tra romanzi e raccolte di racconti, oltre a due saggi (La sciamana del deserto, 2006, e La più breve storia dell’urban fantasy che si sia mai vista – fidatevi, 2014).
Il libro racconta che alcuni secoli dopo aver accompagnato Dante nel suo viaggio, Virgilio – per avere intravisto la luce divina sulla montagna del Purgatorio – non può tornare nel Limbo, ma poiché non è stato nemmeno condannato da Minosse a una pena qualsiasi nel resto dell’Inferno può muoversi dove crede, sempre alla mercé della violenza degli angeli caduti, gli Spezzati.
Per questa sua peculiarità diventa un ingranaggio fondamentale nell’ambizioso piano di Pier delle Vigne: raccogliere nella selva dei suicidi un gruppo scelto di dannati e… fuggire dall’Inferno. A loro si uniscono il conte Ugolino, Filippo Argenti e Bertran de Born; dopo mille peripezie e avventure riusciranno, incredibilmente, nel loro intento – e uscendo dalla porta principale, nemmeno dalla «porta sul retro» come aveva fatto il poeta fiorentino.
Oltre che all’omaggio sincero di Tarenzi a Dante (la Divina Commedia, peraltro, è utilizzata in maniera molto puntuale e quasi filologica) l’ora dei dannati strizza l’occhio a una serie infinita di opere: è al tempo stesso racconto carcerario (l’Inferno è un’enorme prigione, dalla quale sembra impossibile evadere, finché qualcuno non ci riesce), storia di improbabili amicizie, storia di redenzione, e ricorda a volte anche certi western crepuscolari. Ricorda Lovecraft, Verne… Una storia appassionante densa di stratagemmi, flashback e colpi di scena, arricchita da descrizioni magnifiche e personaggi azzeccati, nonché dalla straordinaria capacità comunicativa dell’autore che si confronterà con gli studenti.