Quattro pomeriggi all’insegna dello swing, del jazz tradizionale, di ritmi latini e gitani hanno attirato al Palafiori di Sanremo, per l’undicesimo anno, un pubblico attento e appassionato. Non solo passanti, quindi.

Dal 20 dicembre al 3 gennaio la proposta artistica “Swing Corner“, del Centro Studi Musicali “Stan Kenton”, ha incontrato il favore degli astanti con alcuni momenti di vero coinvolgimento ed entusiasmo. Le quattro formazioni si sono distinte per l’alto livello musicale unito alla comunicativa: dal quartetto di giovani jazzisti genovesi che hanno omaggiato Armstrong al Fofo’s Swing Trio di Imperia, così come il trio di Simone Giacon nel tributo a Henghel Gualdi e il finale con il “Mandolinology Quartet” del direttore artistico Freddy Colt. Solisti virtuosi, repertori ben scelti, sound gradevole e avvolgente, hanno decretato il successo di questa edizione. Quattro spettacoli definiti da qualcuno “di gran classe”, un buon biglietto da visita per una cittĂ  come Sanremo che vuol definirsi “Capitale della Musica”.

L’iniziativa, realizzata con il sostegno del Comune e il patrocinio della Fondazione Lelio Luttazzi, ha avuto anche una eco mediatica con la trasmissione integrale dei quattro concerti sulla web radio Il Discobolo.