‘Opera Terza’ è il nuovo progetto messo in campo dalla Cooperativa sociale Jobel a Sanremo. Si tratta di un laboratorio sartoriale artigianale mandato avanti dai ragazzi accolti dai progetti di accoglienza della Cooperativa.
Questa mattina, alla presenza del Vescovo Antonio Suetta, del vicesindaco Alessandro Sindoni e dell’assessore ai servizi sociali Costanza Pireri, è stato inaugurato il laboratorio.
Il principale fautore del progetto è il modellista Ali Jafary, un ragazzo afgano accolto più di 7 anni fa nello Sprar di Albenga con abili capacità ed esperienze sartoriale. Dopo qualche anno è arrivata Juliette, una ragazza nigeriana che realizzava abiti etnici e con lei è nata la voglia di avviare il progetto sartoriale. Ali si è poi unito al progetto e oggi ‘Opera Terza’ vede la luce nei locali di Via Val D’Olivi 347. La finalità del laboratorio è quella di dare lavoro a soggetti svantaggiati, italiani e stranieri,m così da potersi ricostruire una vita.
Il nome della sartoria non è stato scelto a caso, come spiega Alessandro Giulla di Jobel: “Fa riferimento alle opere di misericordia corporale del cristianesimo e la terza è vestire gli ignudi. Questo si riferisce sia all’oggetto sociale di quello che facciamo ma anche all’opera sociale che è di misericordia. Inoltre richiama i valori e l’umanesimo cristiano che è nostra ispirazione da sempre”.
L’inaugurazione di questo progetto sociale avviene proprio a pochi giorni dalla terza Giornata Mondiale dei Poveri, istituita da Papa Francesco e che quest’anno si celebra domenica: “Questo progetto è così concreto e bello – commenta il Vescovo Suetta – Ci aiuta a recuperare il senso che il Papa ha voluto dare a questa giornata che celebreremo domenica. A partire da un gesto di accoglienza, la persona deve essere accompagnata a ritrovare una sua autonomia e dipendenza e questo vuol dire che deve essere condotta ad una dignità, quella dell’integrazione. Il lavoro è certamente un elemento che concorre in maniera fondamentale a dare dignità alla persona”.