“Apprendiamo con grande stupore che l’edizione Sanremo in Fiore 2023 per il quarto anno consecutivo non si svolgerà“, esordisce il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Sanremo Antonino Consiglio.
“Doveva essere l’anno del ritorno alla normalità, con grande entusiasmo e grande movimento di turisti, invece la superficialità di questa amministrazione provocherà un grave danno, innanzitutto di immagine, ma anche economico per per il comparto turistico commerciale cittadino (hotel, ristoranti, bar, negozi). A patirne sarà anche la nostra casa da gioco, che la sera antecedente la sfilata o nel pomeriggio della domenica ha sempre attirato nelle sale i numerosi turisti intervenuti anche a tentare la fortuna”, continua Consiglio. “Ricordiamo all’ammirazione che il corso fiorito era la seconda manifestazione per importanza, trasmessa in diretta dalla Rai, ma i nostri amministratori tanto attenti sono riusciti a perderla; solo ieri hanno incontrato le associazioni di categoria per chiedere aiuto, probabilmente impreparati ad agire con idee proprie”.
“Siamo anche rimasti sconcertati quando abbiamo letto sui giornali la lettera dell’associazione carristi dove all’unanimità, hanno dichiarato e sottoscritto che, a seguito dello smontaggio dei capannoni a Ventimiglia, non potranno realizzare alcun carro per il prossimo Sanremo in Fiore. Le difficoltà si dovevano affrontare per tempo, visto che lo smontaggio dei capannoni di Ventimiglia avvenuto a gennaio 2022, era stato comunicato su tutti i giornali. Non si può non preoccuparsi di un problema simile, quando tutti sanno che le compagnie ventimigliesi che realizzano i carri sono ben 8 su 13”.
“Ci chiediamo, increduli, come è possibile chiedere ai comuni la disponibilità di partecipare alla manifestazione solo un mese prima? Chi rimborserà agli imprenditori turistici gli introiti persi per una scelta superficiale? La città ha bisogno di vivere e non può permettersi di perdere 40.000 turisti e il relativo indotto, ricordando che la responsabilità del corso dimezzato sarebbe stata solo dell’amministrazione”, conclude Antonino Consiglio.