Con la sua autorevole lectio magistralis il prof. Franco Cardini ha catturato l’interesse del numeroso pubblico, che ieri ha affollato il Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo per il consueto “martedì letterario”.
L’illustre relatore, professore emerito dell’Istituto di Scienze Umane e Sociali, docente a Parigi come in numerose università italiane ed europee partendo dal concetto di “Occidente” ha analizzato l’attuale situazione storica contemporanea includendo il conflitto ucraino e la situazione Mediorientale.
Ha ribadito che, con la guerra in Ucraina, sembra ritornare in auge un concetto di Occidente tutto geopolitico, dove Europa occidentale e Stati Uniti, difensori di democrazia e libertà, si contrappongono alla “barbarie” orientale, russa e cinese. Ma non è sempre stato così, anzi, e siamo sicuri che questa idea di Occidente, questa alleanza fatta di valori, di economia e di tecnologia militare, duri per sempre, riflessione che si ritrova nell’ultimo saggio del prof. Cardini: la Deriva dell’Occidente: il suo posto i suoi valori i suoi cambiamenti nello scacchiere mondiale” ( Edizioni Laterza) presentato ieri alla presenza del dott. Carlo Sburlati, storico e giornalista.
“Dai tempi delle guerre persiane, Oriente e Occidente sono fratelli coltelli, amici e nemici, sogno e incubo. «L’Oriente è l’Oriente, l’Occidente è l’Occidente: e nessuno potrà mai accordarli», dichiara Rudyard Kipling al tempo della fondazione dell’impero britannico d’India. Sulla base dei troppi malintesi generati dal loro confronto sono emersi anche ‘ismi’ ideologici, tanto accaniti tra loro quanto ambigui: orientalismo e occidentalismo, avvolti nel dilatare delle loro contraddizioni.
Già Oswald Spengler aveva decretato il ‘tramonto dell’Occidente’; ma immediatamente, dietro l’Occidente-Europa spengleriano, se n’era andato profilando un altro, quello americano, che dopo aver soggiogato il Pacifico si apprestava a trangugiare anche l’Atlantico: Leviathan di terra e di mare secondo Carl Schmitt, contrapposto a Behemoth, compatto Oriente tutto terragno. Ma intanto però, altrove, dal Giappone alla Cina e all’India si andavano proponendo altri Occidenti, fondati su presupposti differenti da quello euroamericano e portatori di altre ‘modernità’.
Franco Cardini è professore emerito nell’Istituto di Scienze Umane e Sociali (ora denominato Istituto di Scienze Umane e Sociali/SNS), Directeur de Recherches nell’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, Fellow della Harvard University e membro del consiglio scientifico della Scuola Superiore di Scienze Storiche dell’Università degli Studi di San Marino. Tra le sue pubblicazioni per Laterza: Nel nome di Dio facemmo vela.
Viaggio in Oriente di un pellegrino medievale (con G. Bartolini); Noi e l’Islam. Un incontro possibile?; Europa e Islam. Storia di un malinteso; Nostalgia del paradiso. Il giardino medievale (con M. Miglio); Il Turco a Vienna. Storia del grande assedio del 1683; L’ipocrisia dell’Occidente. Il Califfo, il terrore e la storia; “L’Islam è una minaccia”. Falso!; La Congiura. Potere e vendetta nella Firenze dei Medici (con B. Frale); L’avventura di un povero cavaliere del Cristo. Frate Francesco, Dante, madonna Povertà; La deriva dell’Occidente.
Martedì 23 aprile 16.30 nel centenario dalla nascita di Giacomo Matteotti il prof. Gianpaolo Romanato illustra il volume:” Giacomo Matteotti, un italiano diverso (Bompiani). Partecipa il prof. Aldo Mola. Ingresso Libero.