Il Consigliere comunale sanremese Lorenzo Marcucci interviene con una nota stampa sul referendum costituzionale per il taglio ai parlamentari.
“Tagliare il numero degli eletti soddisfa il malcontento verso una classe politica spesso incapace, non lungimirante e poco incline a tutelare l’interesse generale a favore dei risultati elettorali.
Il malessere verso la classe politica è diffuso e condivisibile ma ridurre la rappresentanza dei territori, bloccare il lavoro delle Commissioni Parlamentari e aumentare il potere dei partiti (che piazzeranno le loro figure più fidate nei seggi sicuri) non è la ricetta giusta per migliorare le scelte del Parlamento!
Se veramente volessimo affrontare una riforma anti-casta, bisognerebbe ragionare sul fatto che lo stipendio ai Parlamentari viene corrisposto anche quando non lavorano, si dovrebbe inoltre affrontare il tema della anacronia fra quanto dicono di fare e i risultati delle loro scelte (con buona pace della meritocrazia se non addirittura della serietà) e – più in generale – il tema delle capacità necessarie per sedere nell’Istituzione Rappresentativa del Popolo.
Fra poco voteremo su un taglio del numero dei Parlamentari che ridurrà la rappresentanza del nostro territorio (la Liguria passerà da 16 a 10 rappresentanti) e contribuirà a consolidare la Provincia di Imperia come l’ultima provincia dell’Impero dal punto di vista del peso politico. Al dubbio vantaggio di meno di 1€ annuo per ciascun abitante”.