Il 2 luglio ore 18.00 nel Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo nell’ambito dei Martedì Letterari Monsignor Leonardo Sapienza presenta il libro: “I miei santi in Paradiso. L’amicizia di Giulio Andreotti con le figure più note del Cattolicesimo del Novecento” (Libreria editrice Vaticana). Il saggio è firmato anche dal giornalista Roberto Rotondo, già vicedirettore responsabile di «30 Giorni nella Chiesa e nel mondo». Partecipa lo storico Matteo Moraglia. L’incontro è inserito nel piano di Formazione dei Giornalisti e dei Docenti.
Il saggio di Mons. Sapienza ricorda un importante anniversario il centenario della nascita di Giulio Andreotti, cercando di evidenziare non solo l figura pubblica di uno degli ultimi statisti della storia politica nazionale.
Le “orme indelebili” di Giulio Andreotti: l’amicizia, la collaborazione, l’ammirazione che lo hanno legato ad alcune tra le figure più significative del cattolicesimo del Novecento. Una ricostruzione storica fatta attraverso i carteggi e i documenti provenienti dall’archivio personale dello statista conservato a Roma presso l’Istituto Luigi Sturzo. Tra le testimonianze più significative rese da Andreotti molte riguardano le cause di canonizzazione.
Scrive Fabrizio Contessa su “L’Osservatore Romano: ” Da sempre si è romanzato sui segreti, veri o presunti, di Giulio Andreotti. Con una dose della sua proverbiale ironia, ma soprattutto negli ultimi anni con una certa cristiana rassegnazione, lui stesso ripeteva che «a parte le guerre puniche mi viene attribuito di tutto». Uno scotto forse obbligato da pagare per un uomo politico e di governo così longevo, inevitabilmente calamita e bersaglio di tanti veleni. Parimenti si è sempre saputo, e anche in questo caso non si è lesinato con l’inchiostro, della sua profonda conoscenza del Vaticano e del forte legame con i romani pontefici, da Pio XII a Benedetto XVI. Adesso, quando ormai sono trascorsi quasi sei anni dalla sua scomparsa, e mentre anche per impulso della presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, sono in corso le celebrazioni per il centenario della nascita, si accendono i riflettori su un altro aspetto della sua lunga esperienza politica: il rapporto, la frequentazione, di più, l’amicizia con numerose personalità cattoliche del novecento che sono venerate (o sono in predicato per esserlo) sugli altari. Non che fosse un mistero, ovviamente, la sua frequentazione o anche solo il legame spirituale, con persone tanto amate dal popolo cristiano: Carlo Gnocchi, Giorgio La Pira, Zeno Saltini, Madre Teresa, padre Pio, Josemaría Escrivá de Balaguer, Paolo VI, Giovanni Paolo II, per dirne alcuni.”
Leonardo Sapienza è un religioso rogazionista. Dal 4 agosto 2012 è Reggente della Prefettura della Casa Pontificia dopo averci lavorato per circa trent’anni come ufficiale addetto al protocollo. Il 9 febbraio 2013 viene nominato protonotario apostolico di numero da papa Benedetto XVI.
In collaborazione con il Museo del Festival verrà inaugurata l’esposizione “Perchè Sanremo è Sanremo” curata da Marco Canova. Si potranno ammirare docuemnti, abiti, strumenti, dischi, foto inedite tratte dalle “pagine migliori” della kermesse canora. La mostra rimarrà aperta al pubblico sino all’11 luglio ad ingresso libero dalle ore 10.00 alle ore 24.00.