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In mezzo al mare in tempesta in cui sta navigando Palazzo Bellevue, tra Casa Serena, Rivieracqua e Riviera Trasporti, uno spiraglio si apre per un’altra patata bollente venuta fuori nelle ultime ore.

Nelle scuole di Sanremo ci sono almeno 74 alunni che hanno bisogno del sostegno di assistenti scolastici a causa di disabilità. Quest’anno il bando preparato dal Comune per l’affidamento del servizio ad esterni, con passaggio di consegne tra due diverse cooperative, richiede (o richiedeva…) il possesso di laurea triennale di Educatore Professionale, titolo di studio che non tutte/tutti hanno tra le persone che lo hanno fatto sino all’anno scorso.

Quanti sono gli assistenti scolastici senza quella laurea? Si era detto otto ma questa mattina davanti al Comune di Sanremo un gruppo misto di genitori e personale scolastico di supporto ha educatamente manifestato il loro dissenso mostrando cartelli uno dei quali indicava in trenta il numero di assistenti appiedate dal bando comunale. La prima a parlare con loro offrendo piena solidarietà è stata Ethel Moreno consigliere comunale di maggioranza cui va il merito di aver portato il problema alla pubblica attenzione.

Sta di fatto che pochi minuti dopo essere arrivati davanti al municipio, una folta rappresentanza del gruppo è stata ricevuta dal sindaco Biancheri affiancato dall’assessore competente Costanza Pireri i quali hanno offerto ampie rassicurazioni sul loro reintegro e sull’avvio, pur se in ritardo, del servizio di sostegno.

“Come ogni volta, arriviamo all’inizio dell’anno scolastico senza avere certezze sugli assistenti scolastici – dice Luigi Addiego portavoce dei genitori – i bambini che hanno problemi come il mio e quelli di tanti altri genitori hanno invece bisogno di continuità con gli assistenti che già conoscono. Il cambio di affidamento della gestione da una cooperativa ad un’altra ha lasciato a casa assistenti già conosciute e ciò comporta un grave disagio sia ai bambini che alle loro famiglie”.

Al termine dell’incontro con sindaco e assessore, la delegazione ha incaricato Martina Marzuoli di comunicare l’esito: “Noi siamo arrivate qui con uno spirito ed ora ce ne andiamo con un altro dopo che sia il sindaco che l’assessore ci hanno dato ragione, hanno capito che noi ci teniamo a fare questo lavoro e che c’è qualcosa nel bando che non va bene”.

“La loro volontà – prosegue – è quella di venirci incontro e quindi noi ci sentiamo molto soddisfatte anche per i bambini che rappresentiamo. Crediamo anche che la soluzione arriverà in tempi brevi. Siamo rimaste senza stipendio e senza la disoccupazione però ora si apre uno spiraglio che valorizza la figura dell’assistente scolastico e l’importanza di un ruolo che svolgiamo più per passione che per il denaro”.