rifiuti sanremo

Se, come dicevano gli antichi, è ancora vero che “il buon giorno si vede dal mattino”, la partenza a razzo di Sergio Tommasini, recentemente eletto nuovo presidente di Amaie Energia e Servizi srl, dopo il Casinò municipale la seconda società più importante sotto il profilo economico, pubblico e politico, finalmente Sanremo potrebbe aver trovato il sempre sognato manager “giusto al posto giusto”.

Chi lo ha preceduto per 10 anni, Andrea Gorlero, brillante avvocato, nel passargli le consegne di operoso presidente ed una dettagliata relazione delle cose fatte, quelle iniziate e le troppe criticità incontrate durante il suo lungo mandato, gli ha rivolto i più sinceri auguri. Idem l’attuale sindaco della città del Festival e dei fiori, l’avvocato Alessandro Mager (leader di Anima, lista civica), che lo ha voluto, nominato, scelto forse già prima dell’esito delle elezioni secondo accordi pre-elettorali per quella ambitissima, strategica, poltrona.

Tommasini per non perdere tempo, con impeto ed assalto, “Sturm und Drang” per dirla col movimento preromantico tedesco, come sua prima mossa eclatante, significativa e seducente ha deciso di prendere di petto uno dei problemi tra i più difficili, ma sentiti a Sanremo: la raccolta rifiuti, l’immondizia, la città sporca. Non solo lo hanno chiesto gli elettori (meno del 50%), ma tutti i matuziani, uomini e donne, giovani ed anziani. Tra le 3 e le 4 di una notte della settimana scorsa Tommasini, a capo di un drappello composto da Fulvio Asconio, comandante della Polizia municipale, Ester Moscato, neo assessore all’Ecologia, tecnici Amaie Energia, vigili urbani, rangers, ispettori dell’ambiente (ma dov’erano prima?), alcuni giornalisti, fotografi, varcato uno degli ingressi della città vecchia ha dato il via alla sua crociata contro gli incivili, il degrado urbano, la spazzatura gettata ovunque, raccogliendo e facendo portare via sacchi di rifiuti raccolti per strada, buttati nei vicoli, ammassati nelle piazzette, abbandonati dietro le porte, sulle scale, ovunque.

Diventato manager di caratura internazionale con passato in Africa ed Europa, Tommasini non ha mai dimenticato le esperienze fatte per qualche tempo, con l’amico Tonino Bissolotti, (allora entrambi berlusconiani) a Bussana, alla “Idroedil-Ghilardi”, importante società proprio nel settore raccolta-smaltimento-rifiuti urbani, industriali, speciali, pronta a realizzare un biodigestore a Taggia del costo di oltre 350 milioni di euro. Da decenni Idroedil & C. con i propri mezzi e siti provvede a raccogliere e smaltire tonnellate di spazzatura, rifiuti regolari ed abbandonati in diversi comuni della Riviera.

“Per colpa di questi incivili, sconosciuti disonesti – ha dichiarato dopo il blitz Tommasini – a sborsare, a pagare aumenti della Tari e dei servizi è sempre Pantalone, il cittadino onesto. Non è giusto, basta”. Il nuovo presidente Amaie 5 anni fa, sempre spalleggiato dall’inseparabile avvocato Bissolotti, con nel cuore Berlusconi e Forza Italia, si era candidato sindaco alle elezioni di Sanremo con il centrodestra. Aveva perso, battuto dal leader della sinistra-centro Alberto Biancheri. Quest’anno ha preferito stare in regia passando però il Rubicone. Ha abbandonato il centro destra ed è approdato, armi e bagagli sull’altra sponda, quella del centro sinistra, dell’ex nemico Alberto Biancheri diventato amico portando voti al nuovo candidato civico Mager. Che ha vinto al ballottaggio grazie all’alleanza con il Pd, le sinistre, dando in cambio le cariche di vicesindaco al loro leader Fulvio Fellegara e un assessorato all’avvocato Lucia Artusi. Tutto ok, esperimento riuscito, W Sergio Tommasini & C., applausi.             

Permettete alcune domande nate proprio dal recentissimo blitz-crociata rifiuti alla Pigna e che stanno crescendo all’ombra di San Siro. Chi amministra Sanremo? Il sindaco Mager o…? Un selezionato comitato ristretto? Tommasini? Assessori? Il comandante della Polizia municipale? Altri, diciamo fortunati che, anche se non si vedono possono agire, fare, disfare, informare, invitare chi vogliono, selezionare, prendere iniziative senza prima informare, concordare, avere disco verde dal primo cittadino? L’unico che ha titolo, che è stato votato dai cittadini? 

Vox populi sostiene che del blitz spazzatura il sindaco, per dirlo in spagnolo “saber nada”; non ne sapeva nulla. Questa risposta Mager l’avrebbe data anche a chi glielo ha chiesto al telefono. Avrebbe aggiunto: mi informerò. Aspettiamo di sapere. Ester Moscato, assessore all’Ecologia, interpellata avrebbe risposto di essere stata chiamata per il blitz all’ultimo minuto. Da chi? Circolano nomi… che al momento omettiamo. La chiave di tutto potrebbe o dovrebbe averla il comandante dei vigili urbani, Fulvio Asconio. Chi lo ha chiamato, chi gli ha dato l’incarico di organizzare all’alba l’importante e delicata crociata di andare a rovistare nell’immondizia selvaggia alla Pigna? Difficile che Asconio abbia agito di sua sponte. Regolamenti e decreti legislativi del Corpo di Polizia municipale parlano chiaro. È il sindaco a sovrintendere all’esercizio delle funzioni di Polizia municipale. Cos’è accaduto? Tizio si è dimenticato di informare Caio e lui Sempronio? Sono un po’ troppi. Mi rifiuto di credere che Sanremo sia caduta dalla padella nella brace. Se il “giallo della Crociata” non sarà ancora risolto il prossimo 20 gennaio, festa di San Sebastiano patrono dei Vigili Urbani, lo chiederemo direttamente a lui.