La crescente incidenza delle demenze e l’impatto che queste patologie hanno sulla salute pubblica pongono una sfida enorme agli operatori sanitari del futuro. La domanda è: come possiamo prepararci a offrire cure più efficaci e umane per i pazienti affetti da demenza?
Per rispondere a questa domanda nasce il convegno “Demenza: la sfida per gli operatori sanitari del futuro”, un evento organizzato dal Piccolo Cottolengo Opera Don Orione di Sanremo, che si terrà il 15 marzo 2025.
Il convegno ha l’obiettivo di diffondere la conoscenza delle demenze e promuovere un approccio multidisciplinare alla cura, guardando anche al futuro delle strutture residenziali per anziani (RSA), affinché siano in grado di affrontare con competenza ed empatia le esigenze di chi vive con la demenza.
Il convegno vedrà la partecipazione di esperti del settore, che approfondiranno aspetti clinici, etici e sociali della demenza. Tra i relatori spicca il professor Marco Trabucchi, medico chirurgo e psichiatra, direttore scientifico del Gruppo di Ricerca Geriatria di Brescia e professore presso il Dipartimento di Medicina dei Sistemi dell’Università di Roma Tor Vergata, autore di oltre 600 lavori scientifici. Il suo intervento inaugurerà una giornata ricca di contenuti innovativi e stimolanti per tutti i professionisti sanitari, assistenti sociali e operatori del settore.
Un aspetto particolarmente innovativo del convegno sarà il progetto terapeutico integrato, che prevede l’utilizzo della terapia dell’arte e della stimolazione cognitiva. In un contesto di cura e creatività, gli ospiti non saranno semplici spettatori, ma attori protagonisti di quadri viventi, che prenderanno vita grazie alla loro partecipazione attiva.
Un team multidisciplinare, composto da medici, psicologi, educatori, operatori sociosanitari, artisti e altre figure esperte, guiderà i partecipanti in questo percorso.
“Questo approccio non solo stimola le capacità cognitive, ma favorisce anche l’inclusione e la socializzazione, promuovendo un ambiente in cui l’espressione creativa diventa una forma di cura. Le attività artistiche favoriscono l’emersione di emozioni positive, contribuendo a rafforzare il senso di appartenenza e a creare un’esperienza collettiva che va oltre i limiti della malattia”, dichiarano dal Piccolo Cottolengo.
Il convegno si concluderà con una mostra fotografica e video, “L’arte di prendersi cura”, che racconterà il percorso terapeutico vissuto dai partecipanti, documentando i risultati e le emozioni emerse.
Questa esposizione sarà un omaggio alla forza della creatività e dell’interazione umana nella gestione della demenza, ma anche un invito a guardare la malattia con occhi diversi, centrando l’attenzione sulla persona e non solo sulla patologia.
“La demenza è una malattia che colpisce non solo chi ne è affetto, ma anche le famiglie e l’intera società. Per questo è fondamentale sviluppare un’alleanza terapeutica che coinvolga ogni aspetto della vita della persona. Con questo convegno si spera di stimolare un cambiamento nella visione della demenza, affrontandola con un approccio globale che metta al centro la persona e la sua dignità”, si augurano dall’Opera Don Orione, diretta da Don Fulvio Ferrari.
Il convegno è accreditato ECM per il personale sanitario ed è aperto alla cittadinanza, con l’obiettivo di sensibilizzare e formare sul tema in modo multidisciplinare.
Team di lavoro per realizzazione della mostra:
Equipe multidisciplinare Opera Don Orione
Dott.ssa Camilla Martini,
Dott.ssa Ana Popovic,
Dott.ssa Laura Bissolotti,
Dott.ssa Lisa Manuello.
Educatori: Fabrizio Rinaldi, Raffaella Petunia.
Fisioterapista: Daniela Alberti.
Referente Oss: Merinda Di Battista
Esterni
Fotografo: Giuliano Tinelli
Videomaker: Simone Caridi
Arteterapeuta: Edy Santamaria
Sartoria: Carolina Iadarola
Volontari Servizio Civile: Lara La Delfa, Elisa Tomatis.