L’Amministrazione comunale comunica di aver messo in mora la My Home del dott. Rosario Maniscalco, intimando la stessa ad adempiere entro dieci giorni a tutte le prescrizioni già oggetto di precedenti diffide finora rimaste senza riscontro.
Tale diffida assume anche formale valore di comunicazione di avvio del procedimento per la potenziale revoca dell’aggiudicazione dell’affidamento di Casa Serena, e ciò ai sensi e per gli effetti dell’art. 7 della L. n. 241/1990.
In particolare, si richiama il soggetto aggiudicatario all’esperimento di tutti gli obblighi prescritti dalla legge e a quanto stabilito nei documenti di gara, secondo i quali “il conduttore provvederà a svolgere presso la Struttura le relative attività sociosanitarie secondo quanto stabilito dalla normativa applicabile e dalle competenti Autorità, oltreché nel rispetto dei contenuti del Vademecum gestionale allegato al presente documento, nel quale sono stabiliti le modalità gestionali e i livelli minimi di servizio che dovranno essere mantenuti inderogabilmente nella conduzione della Struttura, oltreché le modalità di espletamento delle attività di vigilanza e controllo sul rispetto dei predetti standard di gestione”.
L’inadempienza a tali obblighi è stata ampiamente documentata dai due “verbali di vigilanza” redatti da ASL1 in seguito ai sopralluoghi del 3 settembre e del 17 settembre, dal cui contenuto emergono numerose e rilevanti violazioni degli standard ai quali l’operatore economico è tenuto ad attenersi, nonché alcune circostanze riferibili ad un mancato rispetto delle previsioni in materia igienico-sanitaria e di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19.
Tutte queste rilevanti criticità, cui si aggiungono i comportamenti antisindacali tenuti durante le trattative come emerso anche nell’ultimo confronto davanti al Sig. Prefetto, sono state oggetto di formali contestazioni da parte di ASL1, Alisa e Comune di Sanremo.
Le numerose contestazioni formali formulate dagli enti preposti sopra citati, che afferiscono tanto all’organizzazione gestionale della struttura quanto ai servizi erogati agli ospiti e che evidenziano uno scenario particolarmente critico, non solo non hanno avuto alcun riscontro concreto ma, ancor più preoccupante, non sono state neanche prese in considerazione dall’aggiudicatario che, nell’unica comunicazione ufficiale effettuata a Comune di Sanremo, ASL1 e Alisa, ha asserito che “il personale oggi assunto garantisce il livello dei servizi e la giusta qualità di assistenza agli ospiti”.
Alla luce di tutto quanto evidenziato, l’Amministrazione comunale, in accordo con il segretario generale, i dirigenti e i consulenti legali, ha avviato oggi il processo di revoca dell’aggiudicazione di Casa Serena diffidando la My Home del dott. Rosario Maniscalco ad adempiere entro dieci giorni a tutte le prescrizioni già oggetto di diffide.
Contestualmente e, al fine di verificare l’adeguatezza delle iniziative sollecitate, ha richiesto ad ASL1 di operare nuovi sopralluoghi a Casa Serena e ha affidato ad un esperto del settore l’incarico di vigilare per conto del Comune affinché tutti gli obblighi gestionali a cui è tenuto l’aggiudicatario siano effettivamente e totalmente adempiuti nei prossimi dieci giorni.
L’Amministrazione, inoltre, si riserva il diritto di ogni altra possibile valutazione circa la condotta tenuta dalla società My Home, che sta già comportando, tra l’altro, importanti ripercussioni sociali e di ordine pubblico, con conseguente danno, anche di immagine, in capo al Comune.
“Abbiamo fatto di tutto per facilitare un punto d’intesa tra le parti, anche arrivando a sgravare l’aggiudicatario di una parte di personale che riprendiamo in carico in modo da facilitare l’accordo sindacale e la transizione gestionale tra pubblico e privato. Purtroppo, però, ogni sforzo si è rilevato vano e ogni impegno è stato reiteratamente disatteso dalla società subentrante e per questo, fin da subito, abbiamo iniziato a lavorare senza sosta insieme agli uffici e ai consulenti legali ad un piano alternativo per la gestione di Casa Serena, come già avevo preannunciato in consiglio comunale. Oggi è partito il processo di revoca dell’aggiudicazione e se entro dieci giorni non verrà dato riscontro positivo alle numerose prescrizioni di Alisa, Asl e Comune, siamo pronti a riprenderci la struttura”, ha dichiarato il sindaco Alberto Biancheri.