Nell’anno più difficile per la cultura, la musica e lo spettacolo arriva da Sanremo un grande segnale di rilancio con una notizia di particolare rilevanza. Un progetto di cui si parlava ormai da tanti anni, oggi si avvia a diventare realtà con lo schema di convenzione approvato dalla Giunta Biancheri che sancisce la collaborazione tra pubblico e privato per la creazione di un Museo della Canzone Italiana nel cuore della città, nel prestigioso Palazzo Borea d’Olmo.
“Ci stavamo lavorando da quasi due anni, e se non ho mai parlato prima è stato per non creare troppe aspettative. Oggi che abbiamo approvato lo schema di convenzione posso però finalmente dire che l’anno nuovo vedrà l’avvio del percorso che porterà alla nascita di un inedito Museo della Canzone Italiana”, è l’annuncio del sindaco di Sanremo Alberto Biancheri dopo che la Giunta comunale che ha approvato lo schema di convenzione tra le parti interessate alla realizzazione del nuovo polo: il Comune di Sanremo, “Villaggio Globale International S.r.l.” e lo studio “Calvi Ceschia Viganò architetti associati”, soggetti promotori ideatori del progetto e la proprietà dell’immobile storico che ospiterà il Museo, la famiglia Borea d’Olmo.
“Il progetto mi fu presentato la prima volta due anni fa e da un punto di vista culturale mi convinse immediatamente per la sua particolare ambizione e la sua visione innovativa – afferma il sindaco Biancheri – fortemente tecnologico, multimediale, multisensoriale, aperto all’attualità circostante e quindi in continua evoluzione, potenzialmente attrattivo 365 giorni all’anno e di forte valenza internazionale. Si prospetta come un centro culturale di forte attrattiva museale, di grande eccellenza nel panorama nazionale, e per questo da subito insieme ai promotori coinvolsi nelle interlocuzioni sia la Rai che il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti”.
“Aver portato in approvazione questo progetto è per me motivo di grande soddisfazione – dice il sindaco Biancheri, ringraziando per il lavoro svolto gli assessori Ormea, Donzella, Faraldi e l’ex assessore Sindoni – sia perché finalmente Sanremo ha un progetto forte per valorizzare turisticamente tutto l’anno l’evento principe per cui è conosciuta nel mondo, il Festival della Canzone Italiana, sia perché questo progetto nasce dalla collaborazione pubblico-privato, sempre più salda e proficua. È l’ennesima evidenza di quanto Sanremo continui ad attrarre investimenti privati, come già accaduto in questi anni nella moda, nella nautica, nella silver-economy, nell’hotellerie di lusso e nella cultura. E il fatto che l’avvio di questo progetto arrivi al termine di un anno così complesso è un forte segnale di fiducia che tutti vogliamo dare nell’immediato futuro”.
“Da un punto di vista culturale – prosegue Biancheri facendo riferimento al Museo della Canzone pensato da “Villaggio Globale International S.r.l.” e dallo studio “Calvi Ceschia Viganò architetti associati” – saprà valorizzare agli occhi del mondo quell’inestimabile patrimonio rappresentato dal Festival di Sanremo e dalla sua ricca storia, mentre da un punto di vista turistico rappresenterà un nuovo forte polo di attrattiva turistica internazionale, capace di andare a consolidare il ruolo di Sanremo come città cosmopolita e meta turistica da poter vivere e apprezzare tutto l’anno, in virtù di un brand, quello de Festival di Sanremo, forte e attrattivo in tutto il mondo”.
Le normative vigenti, che non consentono tra l’altro gli spostamenti tra regioni, non hanno reso possibile oggi l’organizzazione di una conferenza stampa istituzionale con tutti soggetti coinvolti, che sarà programmata prossimamente al fine di presentare approfonditamente alla città il progetto in ogni suo aspetto.