Sono iniziati stamane, nella splendida cornice di Villa Ormond, i lavori della 47esima Tavola Rotonda sui problemi attuali del diritto internazionale umanitario, organizzata congiuntamente dall’Istituto di Sanremo e dal Comitato Internazionale della Croce Rossa di Ginevra.
Molte le autorità presenti, tra cui il sindaco di Sanremo, Alessandro Mager, il presidente della Provincia, Claudio Scajola, il presidente della Regione, Alessandro Piana, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Cavo Dragone, e il consigliere del Presidente della Repubblica per l’informazione e la partecipazione sociale, Gianfranco Astori, che hanno portato i loro messaggi di saluto a una platea di rappresentanti governativi e di organizzazioni internazionali ed esperti provenienti dai circoli militari, diplomatici e accademici di tutto il mondo, riunita a Sanremo fino a domani per discutere ed approfondire l’applicazione pratica delle Convenzioni di Ginevra del 1949 e i meccanismi di protezione delle popolazioni civili.
Nel suo intervento di apertura, il sindaco Mager ha sottolineato come l’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario sia “una straordinaria eccellenza per la città, il territorio e il Paese, che da oltre 50 anni promuove il rispetto dei diritti umani su scala globale. In un contesto internazionale sempre più complesso, è cruciale riaffermare l’importanza della protezione dei civili e dei più vulnerabili nei conflitti armati. Grazie al lavoro dell’Istituto, Sanremo continua a svolgere un ruolo centrale anche in questo percorso”.
Il Generale Battisti ha evidenziato che il diritto internazionale umanitario è parte integrante delle Forze Armate ed una “realtà giuridica chiamata ad adeguarsi alle sfide poste da conflitti sempre più insidiosi, di non sempre facile o scontata qualificazione, dagli scontri armati tra fazioni opposte all’impiego di nuove e devastanti tecnologie”. Ha poi aggiunto che gli “utilizzatori finali” dell’applicazione del corpo dottrinale, scritto decenni prima da accademici, politici e giuristi, sono ragazzi di 20-25 anni – spesso affaticati, infreddoliti o accaldati, spaventati – che, trovandosi in una situazione di stress fisico e mentale, se non correttamente preparati, sono portati – nel dubbio – ad aprire il fuoco”.
L’Ammiraglio Cavo Dragone, dopo aver evidenziato l’attuale impegno dell’Italia nel Medio Oriente, volto a stemperare le tensioni e promuovere il dialogo e, auspicabilmente, la pace nella regione, ha richiamato l’attenzione sul fatto che, ad oggi, si contano nel mondo “56 conflitti, il numero più alto dalla Seconda guerra mondiale. Questi conflitti sono diventati di natura più internazionale, con 92 Paesi coinvolti in conflitti al di fuori dei loro confini. Oggi, 110 milioni di persone sono rifugiate o sfollate a causa di conflitti violenti, con 16 Paesi che ospitano oltre mezzo milione di rifugiati.” Ha poi sottolineato la crescente presenza di conflitti ibridi, un “nuovo mostro che sta sempre più dominando il panorama militare internazionale. La guerra ibrida prevede la combinazione di strategie convenzionali e non convenzionali, come si è visto durante l’invasione russa della Crimea nel 2014”.
Il messaggio istituzionale del Presidente della Repubblica, letto dal Consigliere Astori, partendo da una riflessione sugli anniversari che celebra la Tavola Rotonda, e quindi sullo sviluppo del diritto internazionale umanitario negli ultimi due secoli, ha sottolineato come “la formazione dei futuri leader militari non deve limitarsi a una conoscenza superficiale delle leggi di guerra, ma deve promuovere una comprensione profonda dell’importanza della protezione dei civili e dell’attenzione verso le norme umanitarie, anche nelle situazioni più difficili. Non basta conoscere la distinzione tra obiettivi militari e civili; è necessario comprendere il perché di queste regole, il loro impatto sulla società e sull’immagine delle Forze Armate stesse. Solo in questo modo si può sperare che i Comandanti sul campo prendano decisioni in linea con il Diritto Internazionale Umanitario in situazioni di crisi”.
L’Istituto di Sanremo promuove da oltre 50 anni il dialogo umanitario e si adopera per una maggiore comprensione ed un maggiore rispetto del diritto internazionale umanitario, organizzando attività di insegnamento e formazione rivolte a ufficiali militari di tutto il mondo. Le iniziative promosse dall’Istituto sono rivolte principalmente ai futuri comandanti di donne e uomini; un’attività formativa volta a educare e sensibilizzare i giovani comandanti sui principi base del diritto umanitario, aspetto cruciale per garantire il rispetto delle norme e, soprattutto, l’importanza di promuovere una cultura capace di tener conto della sofferenza umana.
I lavori della Tavola Rotonda si chiuderanno domani con l’intervento dell’Ambasciatore Jean-Pierre Lacroix, Sottosegretario Generale delle Nazioni Unite responsabile per le operazioni di mantenimento della pace.