Dalla Sala Lucio Dalla del Palafiori si presenta Tony Effe per una conferenza stampa inizialmente non programmata, dove ha risposto a molte domande in merito al suo rapporto con Roma, alla sempreverde questione dei testi e la questione della collana.

Sei arrivato a Sanremo dopo le polemiche ma hai ricevuto l’affetto della tua Roma. Qual è il tuo apporto co Roma e cosa significa l’omaggio a Franco Califano?

“Responsabilità parecchia. Mi sono tranquillizzato parlando con un responsabile della rai molto franco di Califano. Mi ha detto che sarebbe stato fiero. Per me è un onore ma anche una responsabilità. Mi sono messo nei casini.
Roma è la mia aspirazione e la mia città.”

Continuerai su questa falsariga o tornerai al tuo genere?

“Sono momenti. Questo mi sembrava un pezzo adatto al festival. Volevo stare verso il mood di Sanremo e fare qualcosa di diverso dal solito. volevo mettermi in pericolo e mettermi alla prova. Qualcuno dovrebbe apprezzarlo, credo. Da piccolo ascoltavo molta trap, magari ispirandomi a musica che veniva dall’Almerica. Nella trap a colpirmi, come credo per molti ragazzi, era l’immaginario, il sound , piuttosto che il testo. E’ tutto più sintetizzato e fomento. E’ molto più una questione di immaginario ed energia, e sound. “Se sta roba piace non è che sono l’unico scemo comunque. Ho tanta strada da fare. Forse qui dei 30 mi sento l’ultimo. ho tanto da imparare. Incontro Brunori e imparo, incontro Lucio Corsi e imparo. Ogni persona ti può lasciare qualcosa.”

Molti pensano di conoscerti basandoti sui testi. Speri con questo brano di far conoscere una veste di te diversa?

“Vorrei far capire la gente che sono una persona normale. Anche a capodanno è stato difficile salire sul palco. Faccio il mio e so che non posso mettere d’accordo tutti.”

La Rai stamattina ha snocciolato la risposta sul perchè, da regolamento, si è verificata la situazione della collana.

“Sì, la spiegazione è corretta. Quello che intendo io è che può essere riconoscibile. io certo la riconoscevo. Altri artisti sono saliti sul palco vestiti dello stesso brand. Io di mio non ero tranquillo. il primo giorno non era andata bene. Ieri ero concentrato e me l’hanno tolta. Dico solo che il regolamento allora deve essere uguale per tutti. Non ce l’ho con la RAI.
Me la leveranno anche oggi. Però ho nascosto l’orologio – conclude ridendo.”