Il 75esimo Festival della Canzone Italiana ha preso ufficialmente il via ieri sera, con l’esibizione di tutti i 29 cantanti in gara.
Tra questi figurano tanti volti nuovi al palco del Teatro Ariston, tra cui la giovane Joan Thiele, classe 1991, alla sua primissima partecipazione con il brano “Eco“.
“E’ una canzone d’amore che ho scritto per mio fratello. Racconta la nostra storia, in quanto abbiamo vissuto in una famiglia emotivamente complessa, e vuole mettere il punto, cercare una risoluzione, affrontare i problemi normali di una famiglia”, esordisce in sala stampa. “Noi veniamo da una famiglia con due padri e contesti familiari diversi. Il mio brano è un augurio per entrambi di affrontare la paura e non sentirsi mai necessariamente persone di Serie B o Serie A in base a esperienze o famiglie. La famiglia è una ed è amore, io ho avuto la fortuna di avere una madre stupenda e tante figure importanti, come mia nonna, la zia Guya, la mia baby sitter di quando ero piccola Cecilia. Ho portato una canzone d’amore, seppur fraterno, perché credo che serva tanto amore nel mondo odierno“.
Joan Thiele si è approcciata negli ultimi anni alla musica italiana, partendo con brani prettamente in lingua inglese e facendo riferimento inizialmente sulle varie collaborazioni svolte con i diversi influencer musicali: “Mi piace sperimentare durante la mia musica, sono presenti e visibili diverse influenze. Ho avuto il mio percorso artistico, sono dieci anni che faccio musica e credo nella mia musica. Non rimpiango il tempo che ho impiegato ad arrivare su questo palco e gli stili musicali per cui sono passata”, spiega a questo proposito.
La sua scelta di esibirsi con la chitarra elettrica racchiude un significato più profondo, che la giovane ha scelto di spiegare in sala stampa: “E’ simbolo di libertà. Mi riporta alla mia adolescenza, i primi approcci, il sogno che ancora doveva prendere forma.”