Non erano previsti monologhi delle co-conduttrici per questa 74esima edizione del Festival di Sanremo, eppure Teresa Mannino ha fatto strada alle sue opinioni all’interno del Teatro Ariston, creando il silenzio tra il pubblico con il suo discorso.
“Siamo nel 2024, ma ragioniamo come 2524 anni fa. Nel V secolo a.C. il filosofo greco Protagora diceva: ‘L’uomo è misura di tutte le cose’. Oggi potremmo dire che l’uomo ricco, bianco e occidentale è misura di tutte le cose, però ne ha perso la cognizione”, esordisce così la comica siciliana.
L’animale umano, spiega, si sente superiore agli animali comuni perché detiene la capacità di parlare, però la co-conduttrice fa notare che anche le piante e gli animali comunicano fra loro e hanno il loro ordine.
“Siamo presuntuosi perché ci pensiamo superiori per come comunichiamo.”
Fra una battuta e l’altra, Teresa Mannino lancia più di un messaggio importante: potere, risorse, rispetto dell’altro sono solo alcuni dei temi trattati.
“Gli animali umani preferiscono avere il potere, ma potere su: altri uomini, donne, bambini, anche natura. Anche a me piace il potere, ma il potere di: ridere e farvi ridere, il potere di vestirmi con le piume, di cantare anche se sono stonata. Non sono disposta ad ignorare le storie che non sono ancora passate, se non è passato non è il momento di passare oltre“, conclude.