Giorgia è la prima cantante a passare in conferenza stampa, nella sala allestita al Casinó di Sanremo, per il 73esimo Festival della canzone italiana. Presenta la sua “Parole dette male” e lo fa subito da ‘cuore di mamma’: “Ho provato a portare Samuel ma non è venuto perché ha preferito le partite di calcio. Non ha cambiato idea: tiferà Lazza”.
“Amadeus è stato bravissimo a farmi riflettere su cose che non avrei pensato, secondo suo punto di vista. La canzone era pronta da un po’ e sono rinata dopo un periodo ‘no’ – continua l’artista romana. – Non sarei sincera se dicessi che ho pensato ad Alex Baroni quando l’ho cantata ma tutto ciò che accade ad ognuno di noi, talvolta purtroppo”.
Piccola gag con un collega giornalista che rivolge la domanda poi ‘scappa’ a prendere appunti e risponde: “Per me non è un problema essere interprete. Voglio trovare il mio spazio nel disco: anche perché la moda di oggi si avvicina molto più a quanto pensavo nel mio inizio”. Giorgia è sempre molto allegra e non ha problema a scherzare con la platea. “Non faccio previsioni sul podio ma ci saranno sorprese”.
Il duetto con Elisa? “Sul palco ci nutriamo a vicenda. Ci trasmettiamo energia. Il nostro pezzo – un mix tra ‘Di sole e d’azzurro’ e ‘Luce’ che monopolizzarono il podio del 2000 – non è affatto semplice ma la nostra forza è proprio la complicità”.
Sul post-Festival commenta: “Mi piacerebbe riportare il clima del club nel teatro lirico. Comunque tornare a vedere in faccia il pubblico sarà bellissimo”.
In chiusura, Giorgia ricorda il passato dal Festival del ’95, con ‘Come saprei’, seguito da ‘E poi’: “Quando sono entrata all’Ariston, la prima cosa è stata andare a vedere lo stanzino dove rimaneva Pippo Baudo. Io passavo e commentava il mio vestito. Anche questa è una forma di nostalgia. Lo chiamerò domani”. E nel confronto tra ieri e oggi: “I ragazzi di oggi escono dai talent sono più abituati alla telecamera. Io venni redarguita dal cameraman perché avevo sempre gli occhi chiusi”.