“Devo complimentarmi con Amadeus, Fiorello e con tutti i loro collaboratori perché fare il Festival quest’anno non era un lavoro facile: la sala vuota e la pressione di un paese fuori che vive, proprio in queste ore, un momento ancora di inquietudine.
Io stesso ho dovuto prendere delle misure contenitive del Covid su Sanremo, ogni giorno esce una notizia che turba l’opinione pubblica, anche se la campagna dei vaccini è partita, va bene e dobbiamo continuare a lavorare su questo.
Non era una responsabilità facile salire sul quel palco e incaricarsi di far sorridere l’Italia, di regalargli un momento di svago, per questo penso che ci sia voluta, oltre le capacità artistiche e narrative, anche una buona dose di coraggio e il coraggio credo che vada sempre premiato e gli spettatori lo stanno facendo”, così il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti intervenuto alla conferenza stampa del Festival di Sanremo di oggi.
“Quando il Sindaco di Sanremo, la Rai e tutti i vostri dirigenti mi hanno chiesto cosa pensavo di fare per il Festival di Sanremo ho risposto che ero assolutamente favorevole – prosegue il governatore – perché credo che il Covid abbia già sufficientemente piegato la nostra civiltà: ha ucciso i nostri nonni, i nostri genitori, ha spesso colpito i nostri familiari, non dovevamo consentirgli anche di piegare quello che qualcuno potrebbe definire “la banale abitudine di guardare uno spettacolo che dura da settant’anni”. Io questo credo che non dovessimo concederlo al Covid, anche se con tutte le limitazioni e le precauzioni del caso. Credo anche che la scelta di convivere con questa malattia, di dimostrare in qualche modo di avere la forza di continuare la nostra vita per quanto ce lo consente di fare, sia stata una scelta positiva e opportuna della Rai, del Comune di Sanremo e della nostra regione. Ci tengo a ringraziare il gigantesco sforzo della nostra sanità ligure e della Asl1 in particolare. Oggi quando andrò a Sanremo per consegnare il tradizionale premio realizzato dagli artigiani liguri che sugella il gemellaggio tra Rai, Festival e Regione che dura ormai da più di mezzo secolo, saluterò il direttore generale dell’azienda sanitaria che da un anno sta facendo uno straordinario lavoro.
Sono state e saranno belle serate, anche se con un pizzico d’amaro. Ieri ho incontrato le associazioni del commercio e dell’artigianato della città di Sanremo che si sono dovute fermare perché, come sapete, il Ponente della Liguria è una zona dove il virus non sta affatto scherzando e dobbiamo essere molto prudenti. Però stava un po’ nelle regole di ingaggio di questa nostra vita che cambia di minuto in minuto, come è ovvio che sia, per rispondere a una minaccia così grave.
Credo però che questo non cambi il segno della decisione che abbiamo preso tutti insieme di festeggiare questo momento di tradizione italiana ed è anche un momento importante, come ha ricordato Gigi D’Alessio, per il mondo dello spettacolo, un mondo gigantesco in cui ci sono tante persone che hanno fatto successo, che sono fortunate, che forse potrebbero anche permettersi di fermarsi sei mesi, ma dietro quelle persone ce ne sono tante altre che vivono del loro stipendio, della loro creatività, del loro mestiere ed è giusto che anche in questo senso sia dato un segnale di speranza: presto tanti palcoscenici come quelli dell’Ariston torneranno ad accendersi con tutte le misure necessarie”, conclude Toti.