Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa di Giuseppe Trucchi, consigliere comunale d’opposizione a Bordighera.
“Nei giorni scorsi la situazione del Servizio Sanitario Ligure è stata al centro di un servizio giornalistico importante e ampio su una rete televisiva di rilevanza nazionale. Certamente sono state evidenziate numerose e gravi difficoltà già note ai cittadini e ai professionisti della sanità. Dalle lunghe liste d’attesa, alle fughe presso altre Regioni, alla situazione a volte drammatica della edilizia sanitaria sino alla mancanza di personale medico e infermieristico sarebbero molti i motivi di preoccupazione e approfondimento.
Come consigliere comunale e come ex direttore di Dipartimento Sanitario presso la ASL1 sento il dovere di intervenire sugli aspetti che possono riguardare il mio comune di Bordighera e la mia provincia di Imperia nella speranza di essere utile a sollecitare un intervento delle autorità regionali.
Prima di tutto vorrei parlare delle Case della Salute diventate ormai di gran moda e finanziate dal PNRR che rischiano di rimanere dei contenitori vuoti. Ieri è apparsa la notizia che è stata inaugurata una Casa della Salute a Sanremo di 800 mq. con tutte le professionalità, le tecnologie e la organizzazione che appunto sono previste per questi presidi.
Nel fare i complimenti e gli auguri al gruppo privato che la gestirà mi viene da chiedermi perché i privati riescono dove la ASL non riesce e come mai i privati riescono a trovare il personale che noi non troviamo.
Sarà forse utile ricordare che gli spazi per una Casa della Salute sarebbero facilmente reperibili presso l’Ospedale Saint Charles di Bordighera che però è vincolato ad un contratto per la gestione privata.
Si sta ipotizzando o anzi è già deciso di fare una Casa della Salute a Ventimiglia con un impegno di spesa di svariati milioni di euro e un tempo d’attesa di 5 anni circa.
A Sanremo il Palasalute di Via San Francesco è da anni in costruzione e si intravede con fatica la fine dei lavori.
Per quanto riguarda l’Ospedale Nuovo di Taggia il progetto originale di circa 20 anni fa è stato modificato ma non ancora definitivamente approvato se le mie informazioni sono corrette e nel frattempo la spesa prevista è lievitata di 100 milioni.
Non ritorno sull’Ospedale di Bordighera a gestione privata per il quale siamo in attesa di partenza definitiva a distanza di 6 anni dal bando.
Solo poche parole per dire che anche molti servizi territoriali di base, e cito ad esempio la psichiatria e la neuropsichiatria infantile, pur nell’impegno dei pochi medici rimasti, faticano enormemente a garantire la assistenza necessaria.
Occorrerebbe anche analizzare il progetto cosiddetto Gaslini diffuso che è stato presentato con molte promesse ma con assai poche realizzazioni.
Non vorrei diventare noioso ma lancio un appello agli amministratori della nostra provincia a creare una rete di opinione forte per cambiare le cose”.