Lunedì 13 luglio, presso il Centro trasfusionale dell’ospedale di Imperia, sono state eseguite le prime due donazioni di plasma iperimmune per la cura di pazienti affetti da Coronavirus. Il plasma è stato donato da due volontari risultati idonei all’attività di screening attivata a livello regionale su centinaia di potenziali donatori e finalizzata alla creazione di una banca regionale del plasma.
Il plasma raccolto sarà conservato presso la banca del sangue individuata, per il ponente ligure, presso il centro trasfusionale dell’ospedale San Paolo di Savona e potrà essere utilizzato nell’ambito delle procedure previste e dal protocollo Tsunami per la cura al plasma iperimmune. Tutti i centri clinici di malattie infettive di Regione Liguria sono infatti abilitati a partecipare allo studio insieme al San Martino, già individuato come centro ligure di riferimento.
Si tratta della prima raccolta di plasma effettuata in ASL1. Le due persone selezionate che hanno donato il plasma, sono pazienti guariti, che, a seguito dell’infezione da Covid-19, hanno sviluppato degli anticorpi prodotti dall’organismo neutralizzanti il virus.
“Fin da subito mi sono attivata affinché il sistema regionale facesse tutto il possibile per l’avvio e l’utilizzo della terapia del plasma iperimmune e per la realizzazione di una banca dedicata al plasma in Liguria – afferma Sonia Viale, Vicepresidente e Assessore alla Sanità di Regione Liguria – Ringrazio tutti i donatori per la loro generosità e i clinici che, in tutte le ASL, compresa l’ASL1, sono autorizzati e impegnati a partecipare a questo studio che rappresenta un altro passo avanti nella lotta contro il Covid”.
“È l’inizio di un’attività di donazione che potrà contare sulla disponibilità di altri soggetti ritenuti idonei. Questa settimana si proseguirà con altre donazioni programmate, una al giorno fino a venerdì. È un importante risultato ottenuto grazie al lavoro di squadra del sistema sanitario regionale. Ad oggi, in ASL1, la metodica del plasma iperimmune è stata utilizzata per il trattamento di supporto a due pazienti affetti da infezione da Covid19”. Conclude la Direzione Aziendale ASL1.