Alberto Alberti, candidato consigliere regionale per la lista “Vince Liguria – Bucci Presidente”, ha presentato le sue proposte per migliorare il sistema sanitario della regione nei prossimi cinque anni di governo.
“Abbattere le liste d’attesa, potenziare la sanità territoriale tramite i fondi del PNRR e aprire cinque nuovi ospedali. Per migliorare la situazione della sanità regionale e la qualità della vita dei liguri, questi sono gli obiettivi sui quali crediamo sia necessario lavorare duramente”, ha dichiarato Alberti.
Tra le priorità, il candidato ha evidenziato la necessità di aumentare le risorse per le aree critiche, con particolare attenzione ai pazienti oncologici e cronici. “Sarà fondamentale creare percorsi dedicati di presa in carico per questi pazienti, potenziare gli esami di telemedicina nelle farmacie e introdurre sistemi informativi per analizzare l’appropriatezza prescrittiva. Inoltre, sarà importante coinvolgere attivamente i medici di medicina generale e gli specialisti nel percorso di cura”, ha aggiunto.
Alberti ha anche sottolineato l’importanza di investire nelle strutture territoriali come le Case di Comunità, Ambulatori Territoriali e Ospedali di Comunità, dotandole di infrastrutture mobili e personale qualificato. “Dobbiamo formare e inserire nuovo personale medico e paramedico dedicato alla medicina territoriale”, ha affermato.
Infine, ha ribadito l’urgenza di realizzare nuovi ospedali: “Il nuovo ospedale di Taggia, il monoblocco e il punto nascite dell’ospedale Santa Corona, il nuovo ospedale Erzelli, il Galliera, il Felettino e lo sviluppo dell’ospedale Gaslini devono essere portati a termine, ognuno con il proprio project manager per garantire il raggiungimento degli obiettivi”.
Alberti ha concluso indicando altre misure strategiche: “È importante attivare il numero unico 116117 per le cure non urgenti, potenziare la terza base di elisoccorso, creare nuovi profili professionali e modelli organizzativi. Dobbiamo anche prevedere forme di welfare aziendale per il personale sanitario, sviluppare percorsi di assistenza integrata e costruire un ecosistema informativo sociosanitario”.
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