Si terrà il giorno 28 marzo 2019 alle ore 20.30 presso il Teatro dell’Albero di San Lorenzo al Mare, in via Vignasse 1, con ingresso gratuito, lo spettacolo “Escatologia” – Storie di Trasloco Permanente, il risultato di un innovativo ed interessante laboratorio di teatro – sociale, organizzato ormai da diversi anni dal dipartimento Salute Mentale e delle Dipendenze dell’ASL1, in collaborazione con l’associazione Famiglie Pazienti Psichiatrici (ALFAPP) e con la preziosa Regia del Teatro dell’Ortica di Genova. Il progetto teatrale fa parte del progetto C.A.T.S (Cinema, Arte, Teatro, Sport) finanziato dalla Regione Liguria.
Un’intera città in viaggio, come Eutropia città di calviniana memoria, i cui abitanti rinnovano la loro vita di trasloco in trasloco, nella perenne ricerca della felicità.
Tante scatole, piccole, grandi, grandissime, da lanciare in aria o da maneggiare con estrema cura: scatole piene di pensieri, scatole dove ordinare incubi, scatole di documenti dove custodire le propria identità e le proprie crisi di identità, scatole dove riporre al sicuro le cose preziose e fragili. Scatole in cui è possibile ritrovare la propria idea del mondo, per provare, nel mondo, a fare casa e per tentare di aprire luoghi fuori dai luoghi comuni.
Il luogo del teatro diventa così uno spazio vuoto da riempire di sogni, desideri e bisogni da cucire addosso, su misura di ognuno. Per aprire porte e regalarsi al racconto e all’incontro, questa è la ragione per cui gli attori “I viaggiatori sognanti” mettono in scena il loro nuovo spettacolo teatrale ed invitano tutta la cittadinanza ad unirsi a loro in questo meraviglioso e fantastico viaggio.
“Salire su un palco significa accettare una sfida – afferma la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale – mettendosi in gioco, con coraggio. Per questo il teatro può essere anche uno straordinario strumento terapeutico, che, attraverso l’interpretazione di un ruolo, consente di indossare una sorta di maschera per esprimere anche aspetti nascosti e intimi della propria personalità. Il mio plauso agli organizzatori di questa iniziativa che – conclude – conferma come il teatro possa contribuire al benessere della persona“.
“Ringrazio personalmente gli operatori, le associazioni e gli attori che hanno dato vita a questo progetto teatrale – dichiara il direttore generale Marco Damonte Prioli – un’occasione per mettere in scena il vissuto più intimo delle persone che vivono una condizione di disagio. Un modo di conoscersi meglio e conoscere l’altro, favorendo il benessere del singolo e del gruppo. Un teatro quindi che cura il singolo e la comunità”.