segnalazione Ministero Cultura

In un passo ulteriore rispetto alla predisposizione delle osservazioni tecniche da inviare ufficialmente alla Regione Liguria, l’Amministrazione comunale di San Bartolomeo al Mare – guidata dal sindaco Filippo Scola – ha deciso di inoltrare una dettagliata segnalazione al Ministero della Cultura per la Liguria, firmata dal vicesindaco e assessore all’Ambiente Cristina Terrizzano.

L’oggetto del documento riguarda il progetto dell’impianto eolico denominato ‘Monte Chiappa’, che prevede l’installazione di sette aerogeneratori per una potenza complessiva di 29,4 Mwp, in un’area che interessa i Comuni di Andora (SV), San Bartolomeo al Mare (IM) e Villa Faraldi (IM).

Secondo l’Amministrazione, l’impianto rappresenterebbe “un intervento di particolare impatto visivo e paesaggistico, capace di stravolgere per sempre lo skyline dei crinali locali, incidendo in maniera irreversibile su un territorio dal grande valore naturalistico e culturale, fortemente caratterizzato da una peculiare geomorfologia e ricchezza di biodiversità”.

Punti significativi della segnalazione

Numerosi i punti critici evidenziati. A pochi chilometri dall’area interessata, si trovano infatti alcuni tra i luoghi più significativi della Riviera di Ponente. Tra questi:

  • Borgo Castello di Andora, antico nucleo medievale dominato dalla chiesa dei Santi Giacomo e Filippo e dal “Paraxo”, il castello che fu dimora dei marchesi Clavesana. Dalla sommità del borgo si gode di una vista spettacolare sul Golfo di Andora. Il sito è attualmente oggetto di un importante progetto di valorizzazione con fondi PNRR per circa 20 milioni di euro.
  • Il sito archeologico in borgata Rovere, a San Bartolomeo al Mare, dove sono stati rinvenuti reperti di epoca romana riconducibili al Lucus Bormani, un’antica stazione di sosta lungo la via Julia Augusta. A poca distanza si trova anche il Santuario di Nostra Signora della Rovere.
  • Il Torrione di Santa Maria, a ridosso del lungomare, risalente alla seconda metà del Cinquecento. Un tempo torre di avvistamento, oggi dà il nome a una delle piazze più frequentate del paese.
  • La frazione Chiappa, dove è stato ritrovato un cippo miliare romano di grande valore, con un’incisione che fa riferimento all’Imperatore Cesare Augusto e alla distanza da Roma.
  • Il centro storico di Cervo, uno dei Borghi più belli d’Italia, distante appena un chilometro dal sito dell’impianto. Qui si trovano gioielli architettonici come il Castello dei Clavesana, la celebre Chiesa dei Corallini, l’ex Oratorio di Santa Caterina, la Chiesa di San Nicola da Tolentino, Palazzo Morchio e la Torre di Sant’Antonio, costruita contro le incursioni saracene.
  • La zona di Bestagnolo, segnata dalla presenza di tre “caselle” in pietra perfettamente conservate, un esempio di architettura rurale antichissima, e della fonte storica che ha dato origine al primo acquedotto pubblico della frazione Chiappa.
  • L’Oratorio di Santa Caterina a Tovo Faraldi, costruito intorno al 1500, e altri importanti edifici religiosi come la Chiesa dei Santi Giacomo e Mauro (Chiappa), la Madonna della Neve a Pairola, la parrocchiale con l’oratorio di San Michele, la Chiesa di San Sebastiano a Tovetto (risalente a prima del 1585), e numerose cappelle rurali dedicate a Santa Lucia, San Matteo, Sant’Anna e San Simone.

“La nostra risorsa più preziosa: il territorio che lasceremo alle generazioni future”

“Tutti questi luoghi – sottolinea l’Amministrazione – verrebbero messi a rischio non solo per la prossimità fisica all’impianto, ma per l’impatto visivo diretto che subirebbero. Le pale eoliche, alte decine di metri, sarebbero infatti visibili fino a oltre 20 km di distanza”.

Con questa segnalazione, l’Amministrazione comunale chiede dunque al Ministero “particolare attenzione e sensibilità”, affinché venga garantito un processo di valutazione che tenga conto non solo degli aspetti tecnici, ma anche del profondo legame tra queste terre e la loro storia.”Con questa segnalazione, l’Amministrazione comunale chiede dunque al Ministero “particolare attenzione e sensibilità”, affinché venga garantito un processo di valutazione che tenga conto non solo degli aspetti tecnici, ma anche del profondo legame tra queste terre e la loro storia.

“La nostra economia si basa anche sul turismo culturale, sul paesaggio, sull’identità storica. Non possiamo permettere che tutto questo venga compromesso. Stiamo lavorando in rete con enti, associazioni e cittadini per proteggere la nostra risorsa più preziosa: il territorio che lasceremo alle generazioni future“, ha commentato l’Amministrazione.